I due volti della giornata dedicata a «Sa Sardigna»
MARIO GIRAU
CAGLIARI. Una “die de sa Sardigna” dai due volti quella celebrata ieri in città. Al mattino impegnata, severa e sofferta manifestazione sindacale per il lavoro e la lotta contro la povertà, nel pomeriggio festa dei cavalli e dei cavalieri sardi. In quasi cinquemila hanno partecipato alla marcia organizzata dalle associazioni della “Carta di Zuri”, da Cgil, Cisl e Uil, Coldiretti, Acli, Pastorale del lavoro e Volontariato. Delegazioni di lavoratori giunte da ogni angolo dell’isola per caratterizzare “sa die de sa Sardigna” per i problemi più importante vissuti oggi dalla popolazione: disoccupazione e disagio sociale.
Davanti alla chiesa dei cappuccini, luogo di raduno dei manifestanti, non si erano mai visti tante bandiere sindacali, tute blu e caschi gialli. Per niente sorpresi i frati: la bisaccia di sant’Ignazio e fra Nicola è abituata a vuotarsi mille volte per alimentare la solidarietà. Quella che lega da nord a sud dell’isola disoccupati e cassintegrati, lavoratori costretti alla seconda e terza proroga di cig in deroga.
Nella breve marcia, dalla mensa del povero fino al palazzo del Consiglio regionale, una serie di striscioni hanno proiettato il film sulla crisi del mondo del lavoro: le paure dei lavoratori dell’Alcoa e di Euroallumina, il dramma degli operai dell’ex Ila, le incertezze delle tute blu del petrolchimico di Portotorres, le difficoltà della Rockwool. Presenti all’appello anche gli operai della ex Nuova Scaini. Unico momento di nervosismo quando i lavoratori dell’Euroallumina hanno cercato di guadagnare la prima posizione del corteo per gridare più forte il loro “non molleremo mai”. Un attimo di discussione, poi - come richiesto dal servizio d’ordine - lo striscione “Sa die de sa Sardigna pro sas libertades et su traballu” è tornato in testa alla manifestazione.
Alle 16 all’ippodromo del Poetto la festa dei cavalli e cavalieri, promossa dall’assessorato regionale della P:I, organizzata in collaborazione con la società ippica. Dopo la sfilata dei cavalieri in costume sardo provenienti da Cagliari, Assemini, Ovodda, Teulada, Busachi, Monserrato, Oristano, Dolianova e sant’Andrea Frius, mini rappresentazione della sartiglietta. Conclusione in musica con la Baggiani orchestra. In piazza del Carmine conclusione con canti e balli sardi.