L'inchiesta. Ancora incompiuto il trasferimento degli edifici dei Monopoli di Stato
Approvato ieri il bilancio del Parco: sì alla pista ciclabile
In un edificio appena concesso dalla Regione andrà la nuova Stazione ambientale.
Se il bilancio è l'anima di un Ente, quello del Parco di Molentargius è un documento che certo non sprizza ottimismo: nelle undici pagine della “Relazione previsionale e programmatica” per il prossimo triennio, ci si imbatte più di una volta in parole come «incertezza» e «preoccupazione», si evidenzia «l'assenza di soluzioni certe e oggettive» o ci si trova di fronte a espressioni che infondono tutto tranne che sicurezza. Questo non ha impedito ieri mattina all'Assemblea di approvare la manovra finanziaria per il 2010, in pareggio, con una previsione di spesa 3 milioni e 812 mila euro. Il concetto di fondo è semplice: si spende quello che entra in cassa. Poco, secondo il direttore generale pro tempore (nominato dopo le dimissioni di Mariano Mariani) Marco Loddo: «Non abbiamo fondi certi: il Parco è stato istituito con legge regionale (nel 1999, ndr) ma devono ancora essere definiti gli aspetti finanziari. E lavorare in queste condizioni non è facile».
I PROGETTI Le novità: verrà varato il primo lotto della pista ciclabile (che porterà da Quartu a Cagliari all'interno dell'oasi: 270 mila euro) e l'acquisto di diversi mezzi di servizio (due Ducato da 7 e 3 posti, un mini bus per le scolaresche, un barchino per i biologi del Parco: costo totale 95 mila euro) per sfruttare le potenzialità dello stagno e dei percorsi verdi. Un piccola chiatta potrebbe portare in giro per i canali turisti e studenti, ma per ora il progetto, che si sarebbe dovuto inaugurare per maggio, è congelato. Per realizzare il tour acquatico servirebbe un pescaggio maggiore per le imbarcazioni, ma dragare i fondali è sconsigliato dalle associazioni ambientaliste, che hanno paura di un riflesso negativo sulla fauna. Quindi si aspettano tempi migliori, che probabilmente non arriveranno presto.
IL SALE Di ripresa della produzione del sale non se ne parla: per quella serviranno altri soldi (l'ultima stima parla di almeno 5 milioni di euro, da trovare fuori dalle magre casse dell'Ente) e strutture.
IL PROTOCOLLO E qui è necessario aprire il capitolo degli edifici: il destino del Parco è legato alla disponibilità di circa 35 mila metri cubi delle vecchie proprietà dei Monopoli di Stato. Costruzioni che in base al protocollo d'intesa firmato dall'ex presidente della Giunta regionale Renato Soru, sarebbero dovuti passare all'Ente, in cambio dell'assessorato ai Trasporti di via Caprera. Per ora Molentargius può contare sull'edificio Sali scelti (ovvero l'attuale sede della direzione), alcuni magazzini e vecchie officine. L'ultima costruzione assegnata dalla Regione è il “Locale locomotori”: un antico deposito affianco al teatro delle Saline dove sarà realizzata la «Stazione ambientale e biologica del Parco». Sarà un punto d'appoggio e soprattutto un laboratorio per gli specialisti che controllano, analizzano, verificano le condizioni dell'ecosistema a ridosso del Poetto. La delibera 15/21 del 13 aprile scorso ha concesso all'Ente l'edificio «in comodato d'uso» per dieci anni.
RECINTO FISCALE Ma i funzionari dell'assessorato agli Enti locali, finanze e urbanistica stanno lavorando al boccone più importante, quello che manca ancora all'appello: il Recinto fiscale , cioè il complesso (valore: quasi 15 milioni di euro) all'ingresso della zona di Medau su cramu dove c'è la sede dei Monopoli di Stato. I 50 impiegati dell'Aams dovrebbero trasferirsi in via Caprera (valutata 6 milioni di euro) nel giro di qualche mese. Prima l'assessorato ai Trasporti dovrà spostarsi in via Cesare Battisti: i nuovi uffici sono pronti, ci sono già gli arredi, mancano solo i collaudi degli impianti e pochi altri dettagli.
LA DIREZIONE Probabilmente le chiavi della palazzina dell'Ispettorato verranno consegnate al nuovo direttore generale, che verrà nominato dalla nuova assemblea che si comporrà dopo le elezioni di maggio. Ne faranno parte i nuovi sindaci di Quartu, Quartucciu (oltre a quelli di Cagliari e Selargius) e il presidente della Provincia. I nomi? Oltre all'attuale “facente funzioni” Marco Loddo («non nego che mi piacerebbe rimanere, ma non dipende da me»), in passato si è parlato del dirigente del Comune di Cagliari Paolo Zoccheddu e del consigliere comunale Salvatore Floris. Chiunque arrivi, troverà un Parco che cerca di sopravvivere nell'eterna attesa di un rilancio di cui si parla da 11 anni.
MICHELE RUFFI
(2 - continua)
29/04/2010