Rassegna Stampa

Il Sardegna

Baretti, inizia lo smantellamento Poetto d'estate a rischio cantiere

Fonte: Il Sardegna
28 aprile 2010

La demolizione. Via le prime tende, pedane e impalcature dall'Otium, Calypso, Miraggio e Fico d'India
 I gestori: «Chiediamo al sindaco un'interruzione dell'ordinanza per i mesi estivi»

 I chioschi iniziano a togliere tende e impalcature. Mentre domani saranno presentati al Suap (Sportello unico per le Attività produttive) i primi progetti in attesa del Pul, i baretti cominciano a smontare le parti complementari. Quelle di cui possono fare a meno.

ALLA PRIMA FERMATA i gestori dell'Otium hanno già smantellato gazebo, servizi e buona parte della pedana. Anche alla quarta e alla quinta i chioschi perdono pezzi: il Miraggio si è già liberato del palco usato per la musica dal vivo, della pedana e di una parte di gazebo. Idem il Calypso e il Fico d'India. «In questo modo - spiega il presidente della cooperativa Poetto services, Sergio Mascia - manifestiamo una chiara volontà di demolire le vecchie strutture». In attesa che la conferenza dei servizi approvi i progetti dei tredici baretti che fanno capo alla cooperativa. Domani saranno presentati. «A quel punto - spiega Mascia - tutto sarà nelle mani del Suap». Lo sportello che in una volta sola metterà al lavoro gli uffici comunali dell'Edilizia privata, l'ufficio regionale per la Tutela del paesaggio, la Asl, Abbanoa e la Soprintendenza. «Non è più come un tempo - continua - quando il progetto andava portato a ognuno di questi enti. Ora c'è il Suap che ha l'obbligo di convocarli in un colpo solo». Tutto come da ordinanza di demolizione, insomma. Quella del 5 novembre scorso emanata dall'ufficio Edilizia Privata del Comune. Ma c'è un problema: l'estate è alle porte. «C'è il rischio - avverte il presidente di Poetto services - che la spiaggia, per i mesi di giugno, luglio e agosto, si trasformi in un cantiere ». Per i lavori di demolizione - la rimozione dei monoblocchi di cemento da 18 tonnellate - serve una gru da ottanta tonnellate. E saranno inevitabili le deviazioni del traffico, anche delle linee Ctm. «Il che - sostiene Mascia - d'estate, al Poetto, con i ragazzini che prendono l'autobus per andare al mare, è inimmaginabile. Per questo - aggiunge - proporremo al sindaco un'interruzione dell'ordinanza, almeno da giugno a settembre, per consentire la fruizione della spiaggia». Stesso motivo per cui, già un mese fa, la sua cooperativa aveva annunciato, e ora messo in pratica, una calendarizzazione delle rimozioni, cominciando da un chiosco per zona.
«Senza chioschi la salvaguardia del Poetto come luogo di aggregazione sociale è a rischio». A lanciare l'allarme, il Comitato “Una mano per il Poetto”, già 190 sottoscrizioni, «ma contiamo di raggiungerne mille in una settimana», dice il suo presidente, Emanuele Frongia. «Se i baretti chiudono - avverte il segretario dell'associazione - la vita notturna si sposterà a Pula e Villasimius, con tutti i rischi che ne derivano per chi si muove dalla città».