Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Elio: «Il mio Figaro avvicina i giovani all’opera»

Fonte: La Nuova Sardegna
28 aprile 2010



Il popolare artista sarà di scena domani al Comunale di Cagliari


Lo scopo è educare all’ascolto della musica di compositori come Rossini liberandola dall’aura del mito

GABRIELE BALLOI

CAGLIARI. In attesa del «Bellimbusti in Tour 2010» con cui Elio e le Storie Tese faranno tappa a Cagliari il 24 settembre, questo venerdì un imperdibile anticipo di musica e humour con Stefano Belisari, in arte Elio, al Comunale (ore 21) per il X Festival di SantEfisio. L’associazione culturale Shannara in collaborazione col Teatro Lirico, hanno allestito l’appuntamento di «Figaro, il barbiere», spettacolo che debuttò lo scorso luglio al Festival dei Due Mondi di Spoleto, e poi portato in giro per tutta L’Italia.
«Lo scopo sarebbe quello non solo di intrattenere - dice Elio - ma anche e soprattutto di educare all’ascolto, trasmettendo così l’amore per l’opera. La musica classica, purtroppo, vista spesso come noiosa, specialmente dai giovani che non sanno cosa si perdono e che può essere divertente, esaltante. Io difatti impersonerò un vero barbiere/parrucchiere che ha per idolo proprio il Figaro di Gioacchino Rossini, e come tale introdurrà i personaggi e i momenti principali della vicenda ai miei tre clienti, che poi altri non sono che i musicisti con cui starò assieme sul palco».
E ancora più dettagliamente si tratta di una riduzione da camera, nella formula ricucita ad hoc dal rinomato flautista Roberto Fabbriciani che, insieme al clarinettista Fabio Battistelli e con Massimiliano Damerini al pianoforte, accompagnerà Elio in una performance che coniuga perfettamente ironia e divulgazione. Già nelll’edizione 2008 del festival di Sanremo fu Figaro con le Storie Tese in un arrangiamento poprock. Da poco, invece, ha partecipato a Monza nel progetto «In diretta da casa Schumann» con la regia di Francesco Frongia, dove interpretava in modo caricaturale questo padre del Romanticismo.
«Sì, ho accettato di partecipare, perchè uno dei motivi per cui, secondo me, la musica colta spesso non arriva. Credo che bisogna liberare i grandi compositori da questa aura un po’ troppo mitica e intoccabile. Insomma, Rossini era una persona allegra, arguta, si divertiva; e in generale tutti questi grandi musicisti sono stati innanzitutto degli uomini con virtù e debolezze».
Elio da tempo intreccia la sua carriera “leggera” col repertorio più impegnato; l’«Opera da tre soldi» di Brecht & Weill in italiano; la sua presenza nella rock-opera «Isabella» di Azio Corghi (altro omaggio a Rossini).
«Daltra parte - afferma ancora Elio - la musica di oggi è parecchio in crisi, non riesce a rinnovarsi e c’è poca sostanza, nessuno punta più davvero all’arte. Mentre in una sola ouverture di Rossini ci sono innumerevoli temi che potrebbero riempire le hit parade!»
Rimanendo in campo classico sempre domani alle 21 per le «Feste Musicali di Sant’Efisio», al Ghetto, Dorina Frati, al mandolino e Daniele Roi, al clavicembalo eseguiranno pagine di Scarlatti, Valentini Boni e Gervasio. Il 1 maggio nella chiesa San Sepolcro Fabiana Campi all’organo e Fabio Triconi, violino e percussioni proporranno alle 20 musiche di Ferrini, Storace, Byrd e Scheidt.