Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Crediamo nel federalismo televisivo»

Fonte: L'Unione Sarda
27 aprile 2010

Il sindaco di Cagliari Floris: rispetto per le emittenti regionali

 
Il sindaco di Cagliari prende posizione sul futuro delle tv regionali, messo a rischio dalle strategie dell'Autorità per le comunicazioni.
«Il federalismo televisivo è un traguardo da raggiungere al più presto» e quindi «serve pieno rispetto per le emittenti regionali». Nella mobilitazione per la tutela delle tv locali entra in scena anche il sindaco di Cagliari Emilio Floris. «Non deve passare la linea tracciata dall'Agcom, i canali regionali meritano lo stesso rispetto di quelli nazionali, soprattutto in una regione a statuto speciale come la Sardegna».
Le tv locali verranno penalizzate dal telecomando.
«Non può succedere, sarebbe un errore madornale. Per questo, facciamo sentire la nostra voce».
Per l'Agcom vengono prima le televisioni nazionali.
«Si parla tanto di federalismo e noi crediamo nel federalismo televisivo. Le tv regionali devono avere la stessa dignità di quelle nazionali».
In che modo?
«Con la garanzia che almeno i canali 8 e 9 del telecomando vengano riservati alle tv sarde. Un canale trovato con un solo tasto può contare su una maggiore visibilità».
Il digitale terrestre delle mille incertezze sta mettendo a dura prova la tenuta delle tv private locali.
«E ora, con i canali automatici, si rischiano nuove conseguenze. Si creano problemi di comunicazione, di pluralità dell'informazione».
Il calo degli ascolti rischia di provocare conseguenze anche sui posti di lavoro.
«Il digitale terrestre ha frammentato il sistema televisivo. E ovviamente, dal punto di vista imprenditoriale, ci possono essere difficoltà davanti ai dati dell'Auditel, alla crisi delle entrate pubblicitarie. E anche questo può essere un grosso problema. Ma, ripeto, c'è prima di tutto l'emergenza della comunicazione».
Dopo lo schema predisposto dall'Agcom, arriverà la decisione del Governo.
«Mi auguro che non si vada avanti con questa assurdità. Sarebbe uno sgarbo inaccettabile. Confido nelle trattative avviate dal governatore Cappellacci. Non vedo alcun motivo per cui nove canali nazionali debbano stare davanti alle nostre emittenti regionali. E come se qualcuno decidesse che si devono comprare prima i giornali nazionali di quelli dell'Isola». (g. z.)

27/04/2010