Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Centrodestra caos, Delogu sbatte la porta

Fonte: La Nuova Sardegna
23 aprile 2010

VENERDÌ, 23 APRILE 2010

Pagina 7 - Sardegna

Top secret sul vertice Bersani-Di Pietro, ma Pd e Idv verso l’intesa (Cagliari esclusa)

FILIPPO PERETTI

CAGLIARI. Top secret sull’incontro «sardo» tra Bersani e Di Pietro. Grande nervosismo nel centrodestra con il coordinatore del Pdl, Delogu, reduce dalla battaglia romana tra Berlusconi e Fini, che sbatte la porta e abbandona il vertice collegiale. Il clima si surriscalda verso le elezioni amministrative del 30 e 31 maggio.
La giornata politica regionale si è svolta per la prima metà a Roma e in serata a Cagliari. Nella capitale alle 9 si sono incontrati Bersani e Di Pietro e nel corso del colloquio, su tutti i temi generali, si è parlato anche della Sardegna. I due leader si sono impegnati a mantenere il più stretto riserbo, forse per dare modo a Di Pietro di dare l’annuncio oggi a Cagliari. Si è appreso innanzitutto che Bersani sarà in Sardegna per l’avvio della campagna elettorale il 6 e il 7 maggio: le tappe quasi certe dovrebbero essere Cagliari, Sassari, Nuoro e Iglesias.
Dal fitto riserbo è comunque trapelato che ci sarebbe stato un avvicinamento delle posizioni sul caso Nuoro: dopo la rinuncia alla candidatura a sindaco di Giannetto Mariani, l’Idv potrebbe accettare lo spostamento verso la presidenza della Provincia dell’Ogliastra, lasciando così il sindaco al Pd e la Gallura all’Upc. L’Idv avrebbe strappato al Pd anche l’impegno, in caso di vittoria di Roberto Deriu alla Provincia, della vice presidenza per Salvatore Lai, che originariamente i dipietristi volevano contrapporre a Deriu.
Nessuna intesa, invece, sul caso Cagliari: l’Idv resta contraria alla ricandidatura di Graziano Milia alla Provincia per via della recente condanna per abuso d’ufficio. Ma dopo aver registrato l’accordo con la Federazione di Sinistra (Prc e Pdci) inizialmente contraria a Milia, il Pd appare più tranquillo: giocherà tutto al secondo turno, che appare scontato se si spaccherà anche il centrodestra.
Acque molto agitate nel centrodestra, in linea con il clima nazionale nel Pdl, che certo non aiuta a risolvere i problemi interni. Il vertice di ieri pomeriggio a Cagliari, dopo appena un’ora, si è chiuso con un colpo di scena: pressato dagli alleati (e soprattutto dal segretario dell’Udc Giorgio Oppi), il coordinatore del Pdl, Mariano Delogu, si è alzato e se n’è andato: «Alla mia veneranda età non ho alcuna intenzione di farmi prendere in giro». Evidente nervosismo o mossa da teatro per prendere un altro po’ di tempo? Il quesito non è stato risolto. Certo il Pdl è in difficoltà sulla Provincia di Cagliari che, come quella di Nuoro per il centrosinistra, è quella decisiva per chiudere il cerchio delle candidature. Nel vertice romano di mercoledì notte, non è stato risolto lo scontro tra il senatore Piergiorgio Massidda (che vanta una promessa di Berlusconi) e l’assessore cagliaritano Giuseppe Farris (sostenuto dai colonnelli nazionali e dai big regionali del partito). «Ci hanno detto che dobbiamo decidere noi», ha riferito Delogu ieri sera agli alleati. Ma questi non avevano alcuna intenzione di farsi coinvolgere nel conflitto: «Diteci i nomi», ha insistito Oppi. Si è ripreso a fare l’esame delle diverse situazioni, ma poi tutto girava attorno alla richiesta insistente sui nomi. E a un certo punto Delogu è scattato lasciando tutti di stucco. Il confronto dovrebbe riprendere oggi.
L’insistenza di Oppi sui nomi era forse tattica. Perché sul sindaco di Iglesias all’Udc stanno facendo storie proprio sui suoi candidati, ai quali qualcuno vorrebbe mettere un veto. Da qui la forzatura con Delogu per avere meno problemi con gli alleati nella sua città.
Nervosismo anche tra Psd’Az e Udc sulle Province di Ogliastra (chiesta dai sardisti) e di Sassari.