Duro scontro sul Comune di Nuoro Salis (Idv): non pensino di scegliere in casa nostra
Il chiarimento tra Bersani e Di Pietro ancora non arriva, e nell'attesa i rapporti in Sardegna tra il Pd e l'Idv si irrigidiscono. Gettando un'ombra sulla possibilità di ricomporre serenamente il quadro delle candidature del centrosinistra. È il Comune di Nuoro la pietra dello scandalo, ma ora c'è anche uno scontro su Sestu.
I NODI Nel primo caso il Pd accetterebbe un dipietrista, ma non nomi (Luigi Arru, Gianni Salis) che pescano nell'area democratica. Perciò i democratici hanno rilanciato, notificando all'Idv che l'accordo si può fare su Giannetto Mariani, consigliere regionale del partito del gabbiano. «Esprimo rammarico e sorpresa», ha ribattuto il capogruppo Idv in Consiglio, Adriano Salis: «Consideriamo inaccettabile che il Pd possa scegliere o imporre nomi del nostro partito».
E forse per coincidenza, o forse no, nelle stesse ore si è aperto un altro fronte, sempre sulla linea di confine Pd-Idv, a Sestu. Con l'inatteso annuncio che l'Idv correrà da sola, con Fabio Usala, senza sostenere il sindaco uscente Aldo Pili che ha appena vinto le primarie.
LA POLEMICA Dura la replica del Pd: il coordinatore della segreteria regionale, Franco Marras, dice che «l'Idv deve rispettare gli impegni assunti nei tavoli ufficiali, in relazione alle modalità con cui si è deciso di stare insieme». Su Nuoro, in particolare, «l'onorevole Mariani non ha certo bisogno di essere difeso nelle motivazioni delle scelte che compie». E in generale Marras critica «quanto avviene a Sestu e in altri luoghi, dove l'Idv spinge per avere una visibilità a scapito delle possibilità del centrosinistra di essere forza di governo, stando tutti assieme». Sul caso sestese aveva replicato anche il segretario provinciale del Pd di Cagliari, Thomas Castangia, accusando l'Idv di non aver avuto il coraggio di correre alle primarie e ipotizzando un nesso con il no a Graziano Milia per la Provincia: «Sarebbe bene che si dichiarassero gli interessi in modo esplicito, dicendo che la scelta è tattica».
GLI SCENARI Non è detto che basti a portare la pace tra i due partiti il faccia a faccia tra Di Pietro e Bersani, che dovrebbe tenersi oggi o domani. Non facile l'intesa soprattutto a Nuoro (anche se l'Idv non ha ancora detto una parola definitiva), dove potrebbe restare in piedi la candidatura Pd di Alessandro Bianchi.
A quel punto non si escludono ulteriori rotture: ma il leader Pd Silvio Lai sta cercando di ricucire, ed è possibile un'intesa che dia all'Idv la candidatura alla Provincia Ogliastra (con Daniele Murru o Riccardo Virdis, ma si parla anche di Valerio Coda o di una donna). La rivendica pure l'Upc (per Giampietro Murru), che però può essere accontentato con la Gallura: qui i centristi puntano su Antonio Satta. Se fosse troppo difficile, per gli alleati, far fuori la presidente Murrighile e sostituirla col suo attuale vice, potrebbero entrare in gioco Giorgio Spano o Gesuino Achenza.
IL SULCIS Nessuna novità sulla Provincia di Oristano, mentre nel Sulcis ancora non scioglie la riserva Tore Cherchi: nel Pd però cresce l'ottimismo, anche perché sarebbero stati fugati alcuni timori sull'ipotesi di un lungo commissariamento a Carbonia. Ieri il sindaco ha discusso la questione con la sua maggioranza: oggi potrebbe arrivare la risposta.
GIUSEPPE MELONI
21/04/2010