Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Telenovela finita: il nonno vigile da oggi al lavoro

Fonte: L'Unione Sarda
20 aprile 2010

Via Venezia. Biagio Loi


Questa volta non ci sono stati imprevisti. Biagio Loi, professione nonno vigile, ieri mattina ha ricevuto pettorina, berretto, paletta, fischietto e tessera di riconoscimento. Da oggi sarà nuovamente fuori dalla scuola elementare di via Venezia per aiutare i bambini ad attraversare la strada. La polemica, con licenziamento, si è così conclusa con il reintegro in servizio.
IN SERVIZIO Biagio Loi ci aveva provato altre due volte a recarsi nella sede della Società di Sant'Anna per ricevere il kit dopo che una settimana fa era stata firmata la pace tra il nonno vigile licenziato e il segretario dell'associazione, Giancarlo Luzzu, che gestisce il servizio per conto del Comune. Due tentativi andati a vuoto perché, aveva raccontato Loi, «erano tutti impegnati in altre faccende». Ieri, alle 11,30, è filato tutto liscio: «Mi hanno consegnato tutto», conferma il nonno vigile, «compresa la pettorina estiva». Oggi, dalle 7,50, sarà al suo posto in via Venezia per accogliere i bambini all'ingresso della scuola (alle 8,30). Poi il bis all'uscita, ore 13,30.
LO SCONTRO La vicenda era nata lo scorso 24 febbraio quando un esponente della società Sant'Anna aveva “sorpreso” il nonno vigile con un abbigliamento non regolare. Loi indossava la pettorina estiva. Avrebbe dovuto avere il giubbotto invernale. «Da sette anni utilizzo la pettorina, non pensavo ci fossero problemi», si era difeso il settantunenne, «anche perché il giubbotto non ce l'ho più. Lo avevo restituito alla vecchia società che gestiva il servizio». Le giustificazioni non erano servite: Loi era stato sospeso dal servizio per aver indossato la divisa sbagliata. Licenziato.
L'APPELLO Dopo aver restituito pettorina, berretto, paletta, fischietto e tessera di riconoscimento, si era scatenata la reazione dei genitori e del personale scolastico. Erano state raccolte oltre cento firme per chiedere il reintegro di nonno Biagio. La rappresentante del Consiglio di circolo Maria Bellon aveva scritto all'assessore alle Politiche scolastiche Edoardo Usai per avere chiarimenti. «Il signor Biagio», aveva scritto, «si è sempre distinto per garbatezza e attenzione nel far rispettare il codice della strada, ruolo che riveste da sette anni. Auspichiamo che possa tornare al suo posto». L'appello, in un primo momento era caduto nel vuoto. Il problema della divisa, secondo la società Sant'Anna, non era di poco conto: «Il Codice della strada», aveva evidenziato Luzzu, «prevede che d'inverno si indossi il giubbotto. In caso contrario si rischiano guai». (m. v.)

20/04/2010