Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Le catene al commercio»

Fonte: L'Unione Sarda
30 giugno 2008

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Quattro anni di proteste cadute nel vuoto. Luciano Bonino non ci sta e si incatena fuori dal suo negozio: l'ha fatto ieri pomeriggio, in via Mazzini, sotto gli occhi increduli dei commercianti e dei turisti. «Dal 2005 - spiega - il Comune ha messo fuori dalla palazzina dove si trova il mio esercizio commerciale un grande ponteggio e nonostante varie richieste non sono mai riuscito a farlo togliere. Le vetrine dunque risultano nascoste».
Col passare del tempo il problema non è mai stato risolto: via Mazzini, piazza Martiri e una piccola parte di via Manno restano prigionieri di quella gabbia. «Si parla tanto di Cagliari città turistica - continua Bonino - si organizzano notti bianche, e poi non si risolvono i problemi principali».
Ma proprio ieri, mentre il commerciante era incatenato, si è svolta la riunione di condominio per discutere del ponteggio e risolvere il problema della facciata da ristrutturare.
I proprietari dello stabile (Comune e tre privati, Bonino è in affitto) si sono incontrati: «Il primo ordine del giorno riguardava la scelta dell'impresa a cui affidare i lavori», spiega Marco Cillocco, uno dei proprietari. Ma la scelta non è stata effettuata e una seduta straordinaria è convocata per lunedì prossimo. «Sorgono sempre problemi - conferma Giovanna Franceschi, una delle proprietarie di un appartamento al civico 16 di via Mazzini -. Cinque ditte hanno presentato il preventivo, ma non abbiamo raggiunto un punto d'accordo». È amareggiato l'assessore al Patrimonio Luciano Collu: «Da parte del Comune c'è la volontà e la disponibilità economica per far iniziare i lavori -assicura -. Parteciperò anch'io alla prossima riunione. Sarà mio compito chiamare immediatamente il signor Bonino per chiarire ogni problema». Intanto il commerciante di via Mazzini lancia un ultimatum: «Se entro quindici giorni non tolgono il ponteggio passerò alle vie legali. Pago un affitto di 432euro mensili per 16 metri quadrati, merito di poter lavorare bene». Bonino chiude la sua protesta con una proposta: «Mettete l'insegna del negozio sul ponteggio, forse qualcuno la noterà».
FRANCESCA GHEZZO

28/06/2008