Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Un bilancio senza progettualità»

Fonte: La Nuova Sardegna
20 aprile 2010

MARTEDÌ, 20 APRILE 2010

Pagina 2 - Cagliari

Il Pd: «Mancano interventi in grado di ridare vita e speranze ai cagliaritani»

«Eliminare gli enti inutili come l’Ask e investire altrove»

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Innanzi tutto una sottolineatura con la matita blu: al bilancio non è stato allegato il piano generale di sviluppo. La seconda «matitata» riguarda «gli investimenti per la crescita: soltando del 2,7 per cento». Ieri il gruppo Pd del consiglio comunale, assieme al segretario cittadino Yuri Marcialis, ha stigmatizzato «la povertà di questo bilancio».
«Pochi progetti». Per Ninni Depau (capo gruppo del Pd), il documento contabile non ha alcun respiro progettuale e si presenta senza «interventi di vera programmazione». Tra i tanti esempi «che si possono fare, basti dire che mancano piani per razionalizzare la spesa per l’energia elettrica del Comune, aumentata in due anni di quasi tre milioni di euro». Oppure vi sono i «fitti passivi», quelli pagati dal Municipio, «arrivati a un milione e 700mila, e che mostrano come l’amministrazione paghi fitti molto alti, ma riscuota molto meno». Non solo: «Abbiamo dovuto aspettare quest’anno per modificare il regolamento per la vendita dei beni del Comune, prima ceduti (e non parlo dell’edilizia residenziale pubblica, che è un altro discorso) a costi catastali e non di mercato».
«Troppi residui». I residui attivi (i soldi non incassati) e quelli passivi (i soldi non spesi) «hanno raggiunto cifre altissime, vicino ai cinquecento milioni di euro. Non sono allegati al bilancio ma sono importanti per il patto di stabilità, basti dire che abbiamo sessanta milioni non incassati per i rifiuti, a fronte di un’entrata media di 35 milioni all’anno». Nello stesso tempo siamo una delle città nazionali che paga una tassa annua per la raccolta dei rifiuti tra la più alte, vicino ai 250 euro ad abitante».
«Patrimonio trascurato». Cagliari è uno dei centri urbani col patrimonio (in percentuale agli abitanti) più alto d’Italia. «Nello stesso tempo, però, le nostre entrate extra tributarie sono di solo 30 milioni. Un fatto che mostra l’incapacità di gestire questa grande ricchezza».
Trasparenza. Da anni, sottolinea Marco Espa, «chiediamo che l’ufficio interno di gestione pubblicizzi il suo operato: sia verso i consiglieri, che verso tutti i cittadini. La trasparenza deve essere un elemento caratterizzante la nostra attività».
Emendamenti. Ventinove sono i correttivi al bilancio presentati dal Pd. Come ha spiegato Claudio Cugusi viene fatta la richiesta, il Pd chiede di stornare da alcune voci per investire in altre. In particolare viene domandato di eliminare i 200mila euro legati all’Ask, l’agenzia per lo sviluppo comunale, «che non serve a niente e che va chiusa». Poi si chiede di stoppare l’investimento per il tunnel di via Roma e di utilizzare quei fondi per gli interventi idrogeologici di Pirri, la sicurezza delle scuole e per la manutenzione dei luoghi più disastrati».
Il Pul. Tra gli altri investimenti richiesti dal Pd c’è la voce che riguarda il piano di utilizzo per il litorale (Pul): circa ducentomila euro per rimettere a posto i vari servizi del lungomare.