Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari, Massidda lancia la sua sfida

Fonte: L'Unione Sarda
19 aprile 2010


«Mi candido anche da solo». Delogu (Pdl): nulla è stato deciso

Piergiorgio Massidda sfiderà il centrosinistra per la presidenza della Provincia di Cagliari anche senza l'investitura ufficiale del Pdl.
Un senatore tira l'altro. Il primo si candida anche senza il visto del Pdl, l'altro gli chiede - in sostanza - di pazientare. Di non correre, di evitare «fughe in avanti». Piergiorgio Massidda e Mariano Delogu, nella stessa squadra sarda a Palazzo Madama, oggi sembrano lontanissimi. Seppure potrebbe bastare un incontro per costruire un'operazione elettorale che farebbe benissimo a tutti e due. E anche al Pdl.
Riassunto delle puntate precedenti: Massidda ha passato l'ultima curva, quella dell'annuncio ufficiale della candidatura alla presidenza della Provincia di Cagliari. Ieri, in una conferenza stampa-show, con i supporter ad applaudire i passaggi più caldi del suo intervento, Massidda è stato chiaro: il partito mi ignora, la mia gente mi chiede di tornare in Sardegna e riportare questa provincia in serie A. Il Pdl, forza guida del centrodestra, dopo settimane di silenzio ieri ha fatto sentire la sua voce. Ufficiale. Quella di Delogu, coordinatore regionale del partito: «Non abbiamo ancora deciso nulla, da nessuna parte». Non capisco, sottolinea il senatore, «queste corse solitarie, Massidda fa parte della squadra e sono piacevolmente colpito dal fatto che sia pronto a fare un passo indietro».
VADO DA SOLO Sfida dialettica fra il dissidente e il partito, segnali da interpretare. Con riflessi romani, perché nella capitale il Pdl sta vivendo un momento di grande confusione e di prove di forza con inevitabili ripercussioni locali. In questo scenario, emerge la figura di Massidda, travestito da capopopolo, con un paio di liste fatte di illustri sconosciuti e di “portavoti” certificati, raccolti in quella sacca degli ex di Forza Italia e di An stanchi di battaglie fra le correnti. Con Massidda, in campo anche l'Mpa, alcuni big provinciali del Pdl, un imponente gruppo di giovani non solo cagliaritani, ma soprattutto una parte del gruppo dei dissidenti Pdl in Consiglio che affila le armi. Massidda affferma che «non posso tradire chi mi sta dando fiducia, lasciando in corsa», ma sottolinea anche di essere pronto «a fare un passo indietro» se verranno sbloccati i fondi Fas per la Sardegna o se «la Sardegna dovesse avere da subito un rappresentante sardo nel governo». Con una precisazione: «Non io, ovviamente».
Domani verranno presentate le liste “Massidda presidente”, sulla scia di un sondaggio (realizzato il 15 aprile con 4 mila telefonate) che assegna all'ex coordinatore regionale un enorme vantaggio nei confronti di qualsiasi concorrente alla candidatura. Se il possibile candidato del centrosinistra, Graziano Milia, è leggermente avanti (4 punti) sulla notorietà, Massidda - secondo il sondaggio - vincerebbe comodamente la competizione elettorale. Sul rivale, Giuseppe Farris, Massidda - senza mai nominarlo - ha detto soltanto: «Era già in pigiama, si era ritirato, lo hanno svegliato e si è dovuto rivestire».
IL PARTITO Il Pdl «non ha ancora scelto, sia nei Comuni che per la Provincia». Delogu apprezza «che Massidda sia disposto a fare un passo indietro, ma non riesco a capire i motivi di questa auto-candidatura così anticipata e gridata». Massidda, dice Delogu, «è nella nostra squadra, conosce bene lo statuto del partito e sa perfettamente che il presidente del Consiglio va coinvolto in una decisione così importante». Delogu sottolinea: «Ci sono degli equilibri da rispettare, capisco che il tempo stringe ma non è il momento di rompere e di aprire vertenze come questa».
I RETROSCENA Dietro comunicati e incontri ufficiali, la rete parallela delle indiscrezioni racconta di un Piergiorgio Massidda ancora in corsa per una candidatura Pdl. Lo stesso Massidda, ieri sera ha smentito di essere prossimo a passare nel nuovo gruppo di Gianfranco Fini: «Sono un uomo di Berlusconi». Il Pdl, in alternativa ai due rivali, potrebbe chiedere a Daniela Noli (presidente dell'Ersu, Pdl) di sacrificarsi per la causa. L'Udc sognerebbe quell'incarico (Umberto Oppus?), ma il Pdl non mollerà di un centimetro.
ENRICO PILIA

18/04/2010