Urbanistica.
Su iniziativa dell'Asel i tecnici della Regione hanno incontrato gli operatori dei Comuni.
Sono state circa duemila le domande presentate per accedere ai benefici del Piano casa sardo, la maggior parte a marzo.
Non è dato sapere quante richieste siano state approvate dai Comuni, ma quello fornito dall'assessorato all'Urbanistica è già di per sé un dato indicativo sui primi risultati della legge 4. In un hotel cagliaritano, su iniziativa dell'Asel (associazione enti locali), ieri i tecnici della Regione hanno incontrato gli operatori dei Comuni per illustrare le iniziative principali. «È stato un proficuo momento di confronto», ha detto Michele Cossa, vicepresidente del Consiglio regionale e presidente dell'Asel. «Ora è possibile dare slancio al Piano casa, strumento che finora ha segnato il passo». Più o meno sono i concetti espressi dall'assessore all'Urbanistica Gabriele Asunis, che ha chiuso i lavori (prima di raggiungere Muravera per incontrare gli operatori del Sarrabus) soffermandosi sul ruolo della commissione per il paesaggio, recentemente nominata, «che dovrà esprimersi sugli interventi entro i 300 metri dal mare e nei centri storici».
A snocciolare le novità del Piano casa sardo c'erano l'ingegner Francesco Patricolo, capo di gabinetto di Asunis, e l'avvocato Dolores Cadau, esperta in materia urbanistica. Soprattutto quest'ultima ha rimarcato la straordinarietà del Piano casa, che avrà un'efficacia temporale limitata. La dichiarazione d'inizio attività (una sorta di autocertificazione che dovrebbe semplificare le procedure) o la richiesta di concessione edilizia (nei 300 metri dal mare e nei centri storici) devono essere presentate entro 18 mesi ai Comuni, quindi al primo maggio 2011. La comunicazione di fine lavori dovrà essere inoltrata entro 36 mesi, il primo novembre del 2012. Come hanno ricordato Asunis e Patricolo, le limitazioni principali riguardano le aree nei 300 metri dal mare. In questa fascia, premi in volumetria per le tipologie residenziali riguardano solo le case uni-bifamiliari senza che possano dar luogo a sopraelevazione e favoriscano un miglioramento della qualità architettonica. Negli hotel, non si possono aumentare i posti letto ma ampliare le camere per dotarle, ad esempio, di idromassaggi e saune.
Sempre il capo di gabinetto di Asunis ha ricordato che la commissione urbanistica ha approvato (il Consiglio lo farà entro l'estate) le modifiche e i miglioramenti al Piano casa. Modifiche che riguardano soprattutto i parcheggi (prevedono che i cittadini paghino un onere ai Comuni che realizzeranno con quei soldi nuovi posti auto) e l'accatastamento degli immobili fino a un mese prima della scadenza della legge. In questo caso, oggi i termini per la presentazione delle istanze sarebbero scaduti. Inoltre dovrebbe essere prorogata anche la possibilità di intervenire nei centri storici con delibera del Consiglio comunale. Asunis ha riferito che, tra gli obiettivi, c'è l'aggiornamento del Piano paesaggistico: «La vecchia Giunta aveva pensato alle zone costiere. Noi dobbiamo migliorarlo lì e costruirlo ex novo nelle zone interne». In conclusione, con Patricolo ha fatto notare che «anche la legge urbanistica è vecchia. La Regione ha il compito di dare ai Comuni indicazioni più moderne». (lo. pi.)
17/04/2010