Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Aut aut del Massidda furioso

Fonte: La Nuova Sardegna
19 aprile 2010

DOMENICA, 18 APRILE 2010

Pagina 1 - Cagliari

Il senatore del Pdl: «In troppi chiedono che mi candidi»


ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. «Che faccio, tradisco questa gente? Io non giro in auto blu, ma a piedi... La questione è che se rinuncio, chi crede in me mi fa fare la strada a calci. Ecco il problema», così ha terminato ieri mattina Piergiorgio Massidda la conferenza stampa tenuta al T-Hotel sulla sua candidatura alla presidenza della Provincia. Una chiusa che sintetizza il senso di una mattinata con un poliedrico Massidda, senatore del Pdl e già coordinatore regionale di Forza Italia, che mal digerisce di non essere più il candidato sicuro per la Provincia.
Il concorrente. In questi ultimi giorni, nel centrodestra, al nome di Massidda viene affiancato quello di Giuseppe Farris, assessore comunale al Personale, che viene dato in forte ascesa: come il concorrente che eviterebbe problemi tra le varie anime locali del Pdl e che si è conquistato la benevolenza dei Riformatori (a cui avrebbe fatto capire che potrebbe contendergli la poltrona di sindaco di Cagliari nel 2011, se fosse escluso dalla Provincia).
I sondaggi. «O si va tra la popolazione o si utilizzano strumenti molto sofisticati, come i sondaggi, per capire chi vuole la gente - ha precisato Massidda - e giustamente Berlusconi, da grande leader, li utilizza sempre. A Cagliari quello del 14 aprile dice che io sono il preferito». All’intenro del Pdl, il senatore ha riportato quattro volte «le preferenze del secondo». Mentre in rapporto al centrosinistra, «ho avuto una maggioranza netta su Graziano Milia. E allora: come mai se i sondaggi valgono a Roma, non valgono anche qui?».
Berlusconi. «Sino a pochi giorni fa tutti mi han detto di andare avanti. A Roma durante una cena, ed eravamo in trenta, Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliarello hanno chiesto a Sivio Berlusconi di concedermi la Provincia di Cagliari, “tanto i voti della gente Massidda li ha già”. Lui mi ha guardato e ha risposto “vai avanti”. Poi i tre coordinatori mi ha detto “vai avanti”. Alla fine però, leggo sulla stampa che le questioni stanno cambiando. Ma sino ad ora non ho avuto comunicazioni ufficiali contrarie».
I maligni. Radio Palazzo racconta che Massidda avrebbe convocato ieri la conferenza stampa perchè pensava che nella prima mattinata avrebbe ricevuto una telefonta da Quagliarello, ma questa non è arrivata e, soprattutto, non è pervenuta la conferma che sarebbe stato lui il candidato presidente per la Provincia. In questo momento di possibile crisi con Gianfranco Fini, Berlusconi ha bisogno di tutti i parlamentari: da una parte c’è Masssidda, ma dall’altra c’è il deputato Salvatore Cicu (che sta con Farris).
Correre da solo? «La situazione mi sta sfuggendo di mano», ha sottolineato Massidda: «C’è una lista che sta raccogliendo le firme sul mio nome come presidente. E con me si è già schierata, e si sta muovendo, anche la Lega». In realtà le formazioni politiche sono almeno cinque e Massidda si è dato da fare da tempo. «Io vado in giro tra la gente e sento che tutti vogliono che mi candidi. E io so di poter aprire delle porte, altrimenti chiuse, a favore del territorio. Ma se mi garantissero impegni sicuri, mi tirerei indietro. Lo stesso farei se mettessero un sardo importante (non il sottoscritto) come ministro. Altrimenti sarà la gente a decidere: non posso abbandonarla».