Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le aziende balneari accusano i Comuni: vincoli ingiustificati

Fonte: L'Unione Sarda
16 aprile 2010

turismo La denuncia del sindacato

Oltre 28.000 in Italia, e più di 900 in Sardegna, di cui 300 appartenenti al settore ricettivo. Sono i numeri delle aziende balneari, vere e proprie imprese, al momento in attesa di chiarimenti normativi per il futuro delle loro attività. Il varo del cosiddetto decreto milleproroghe, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 30 dicembre 2009, anziché fare chiarezza ha paradossalmente reso ancor più vincolata la situazione, nell'Isola più che nel resto d'Italia.
PROROGA All'articolo 1, comma 18, si legge infatti che in attesa della definizione del nuovo federalismo demaniale, il provvedimento proroga al 31 dicembre 2015 le concessioni con finalità turistico ricreative. Una situazione che fa a pugni con la burocrazia locale dove «qualche bizzarro dirigente comunale ancora chiede ai titolari di concessione di stabilimenti balneari un atto scritto con cui si giustifica la proroga», sostiene Alberto Bertolotti, presidente regionale Sib (Sindacato italiano balneari). «Il decreto è già operativo perché il demanio marittimo è di competenza statale», ha detto, «e i titolari di concessione sono disposti a lavorare già dall'inizio della stagione estiva senza nessuna autorizzazione scritta».
TEMPI Il calendario stabilisce, dal primo di maggio fino al 31 di ottobre, il periodo di apertura, ma il sindacato «attende risposte certe da mamma Regione», anche in virtù dei troppi lacci burocratici che al momento sembrano tenere fermo un intero comparto che vuole, così ha affermato Bertolotti, «essere la spina dorsale del turismo in una Sardegna amata dal 70% dei turisti per il mare e i servizi a esso collegati».
INCONTRI Per cercare di analizzare lo stato di salute del comparto questo pomeriggio a Cagliari si riunirà la Giunta nazionale del Sib, per la prima volta nell'Isola, mentre grande attenzione sarà dedicata al convegno che si svolgerà domani nella sala congressi della Fiera campionaria. Con inizio alle 10.30, si svolgerà un incontro in cui saranno presenti tutti gli operatori del settore, rappresentanti delle Istituzioni a livello locale, regionale e nazionale, e autorità militari. Logico lo scopo: trovarsi intorno ad un tavolo per sbloccare una situazione al momento in pericolosa fase di stallo, quando mancano poco meno di due settimane all'inizio della stagione estiva.
FABRIZIO SERRA

16/04/2010