giovedì, 15 aprile 2010
Il Timbro digitale fa la sua comparsa anche nel Comune di Cagliari. l'obiettivo è quello di snellire le file agli sportelli comunali permettendo di stampare comodamente a casa dicertificati anagrafici e documenti con validità giuridico. Tutti i cittadini potranno utilizzarlo.
CAGLIARI - Questa mattina è stato firmato il protocollo di intesa tra il prefetto Giovanni Balsamo e il sindaco di Cagliari Emilio Floris, per la sperimentazione del timbro digitale che permette l’autenticazione delle certificazioni anagrafiche e di stato civile, la cui licenza è stata acquistata dalla Regione nel dicembre 2009. Alla firma era presente anche l’assessore regionale degli Affari generali, Ketty Corona. “Il timbro digitale rientra in un progetto ampio e ambizioso, che stiamo portando avanti sin dall’insediamento della Giunta regionale - ha detto l'assessore - il processo di informatizzazione, semplificazione e alleggerimento della burocrazia amministrativa”.
Pochi mesi dopo l'acquisto della licenza il timbro digitale ha piena applicazione: viene offerto ai cittadini un servizio innovativo che consente di stampare da qualsiasi postazione internet certificati anagrafici e documenti con validità giuridico - legale evitando lunghe file agli sportelli pubblici.
Il timbro digitale è un codice grafico bidimensionale che contiene il documento informatico e la firma digitale. La sua applicazione mantiene inalterata nel processo di stampa la validità legale di un documento informatico firmato digitalmente, che può essere letto e decodificato tramite uno scanner e un apposito software. Permette inoltre l’emissione di un certificato via web con risparmi di tempo per i cittadini e di costi per il comune (è stato stimato un costo di circa 9 euro per un certificato emesso con modalità tradizionale, il solo comune di Cagliari ne produce in media 70mila all’anno).