Rassegna Stampa

Il Sardegna

Il Comune non dà i sacchetti ecco i “pendolari dell'aliga”

Fonte: Il Sardegna
15 aprile 2010

Centro storico.
Carboni: contenitori dell'umido negati, affitto un'Ape e li porto io
Giagoni: la distribuzione negli uffici decisa dal Decentramento, la colpa non è nostra

Gli abitanti di centro storico e Sant'Avendrace non sanno dove andare a ritirare i sacchetti per l'umido. «Se tra una settimana il Comune non avrà risolto il problema - dice il presidente della Circoscrizione 1, Gianfranco Carboni - ci occuperemo noi, a nostre spese, di noleggiare una motoape o un fiorino, prendere i sacchetti e distribuirli a domicilio, non prima di aver raccolto le deleghe degli abitanti che vorranno usufruire del servizio». In tanti, infatti, tra i residenti di Villanova, Marina, Stampace, La Vega e Castello, si sono lamentati per quello che hanno letto nel volantino sponsorizzato dall'assessorato comunale ai Servizi tecnologici: in pratica, ogni circoscrizione ha il suo locale adibito alla distribuzione delle buste. Tutte tranne due: centro storico e Sant'Avendrace. «Gli abitanti delle circoscrizioni 1 e 2 - c'è scritto nel pieghevole - i cui locali non sono risultati idonei per la distribuzione, potranno recarsi presso le sedi più vicine». Cioè in altre circoscrizioni, in altri quartieri. «È paradossale - continua Carboni - che con tutti locali comunali nel centro storico i cittadini debbano andare altrove». Soprattutto considerato che parliamo di tante persone anziane ».

ALMENO 1.600 RESIDENTI sopra i 65 anni. Complessivamente, sono oltre tredicimila le famiglie cagliaritane costrette a ritirare la fornitura di buste in circoscrizioni diverse dalla propria. La Protezione civile, infatti, dopo una serie di verifiche, ha considerato idonee per la distribuzione sette sedi in tutta la città: due rispettivamente nelle circoscrizioni 3, 4 e 5, e una a Pirri. «Noi però - incalza il presidente della 1 - non ci siamo accorti di questi controlli. L'abbiamo appreso da un volantino. Ad ogni modo - continua - se il Comune non ci dovesse aiutare,facendo fare 50 viaggi all'”apixedda”, dovremmo venire a capo del problema». Cinquanta viaggi moltiplicati per trenta (il costo in euro per il noleggio della motoape) fanno 1.500 euro. «Comprendo il disagio - fa sapere l'assessore ai Servizi tecnologici, Gianni Giagoni - ma in questo caso ci siamo comportati da meri esecutori: noi abbiamo consegnato solo le buste, all'individuazione dei locali sulla base di valutazioni tecniche, ha pensato il sevizio Decentramento ». ¦ R. M.