Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Altro che cacciarmi, io farò vincere il Pd»

Fonte: L'Unione Sarda
15 aprile 2010


Provinciali, Efisio Arbau sfida Deriu e accusa: a Nuoro abbiamo perso contatto col nostro popolo
Efisio Arbau è già in campagna elettorale per le Provinciali, risponde al telefono mentre perlustra la Baronia alla caccia di nomi per le liste. Il sindaco di Ollolai sarà, nel Nuorese, l'altro candidato di centrosinistra alla presidenza, oltre all'uscente Roberto Deriu. Lo sostengono Rossomori, Verdi, Sel, Api e Democratici per Arbau.
Neppure una telefonata di Bersani potrebbe fermarla?
«Nessun intervento esterno, da qui alla scadenza delle candidature, può fermarmi. Questo non è un progetto solo mio. Sto girando molto per spiegare la mia scelta».
Ecco, qual è il vero motivo?.
«La politica nuorese si regge su un sistema di cooptazione. Io mi sono mosso sei mesi fa, cercando le firme per le primarie, perché stavolta le candidature nascessero in altro modo».
Ha finito per combattere un presidente della sua area.
«Uno che in cinque anni non ha creato condivisione coi Comuni sullo sviluppo locale, puntando su un modello incentrato sulla Provincia. Nel mio programma, lo sviluppo del nostro territorio è affidato alle azioni locali, e la Provincia coordina».
Ci saranno altre ragioni.
«Certo. Il Pd, sin dal livello nazionale, non ascolta più la gente, ha paura dei suoi elettori. Rifiutando le primarie, a Nuoro si è chiuso nella cittadella come facevano certi governanti nel Medioevo, per non avere contatti coi governati».
Il dualismo con Deriu non si era risolto quando la maggioranza del Pd nuorese ha vinto le primarie per la segreteria?
«Tutte le mozioni congressuali riconoscevano la centralità delle primarie. E nella scheda non ho letto che votando Silvio Lai si votava Deriu. Molti elettori di Lai sono con me».
Dicono che in realtà dietro il suo attivismo ci sia Soru.
«No, c'è un gruppo dirigente tra i 30 e i 40 anni (io ne ho 35) che vuole mettersi in gioco. Portando avanti il progetto di Soru, ma mettendoci la faccia».
Insomma: si attende il sostegno di Soru o no?
«Lui non vota a Nuoro. È un dirigente del Pd e fino all'ultimo ha chiesto le primarie. Detto questo, sono convinto che col cuore sarà dalla mia parte».
Anche lei è un dirigente del Pd. Ancora per poco, però: se si candida la cacceranno.
«Io ho rispettato le regole del partito sulle primarie. Certo, presentando liste alternative a un candidato Pd, il partito locale potrebbe volere sanzioni disciplinari per me. Ma mi opporrò in ogni sede. E il risultato sarà: assolto per legittima difesa».
Quindi non cambia partito?
«Né ora né mai».
Non teme di aiutare a vincere il centrodestra nuorese?
«Al contrario, noi recupereremo molti disaffezionati che non volevano votare e consentiremo al centrosinistra di non perdere».
Ma quale centrosinistra? Il suo o quello di Deriu?
«Il mio. Che sia più forte l'ha detto proprio Deriu: rifiutando le primarie per non perderle».
Cioè lei pensa di andare al ballottaggio col centrodestra?
«Sì, penso proprio di sì».
E al secondo turno che fa: l'accordo col nemico Deriu?
«Lì conterà il ruolo di garante di Silvio Lai. Potrà convincere Deriu a sostenermi. Lai è una persona credibile, lo riconosco come mio segretario: e apprezzo il fatto che abbia voluto le primarie: ma si fanno ovunque tranne che a Nuoro. Se fossero state indette cinque mesi fa si sarebbe evitata la spaccatura».
GIUSEPPE MELONI

15/04/2010