Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sondaggi, centrodestra in vantaggio

Fonte: L'Unione Sarda
12 aprile 2010

Sette province su otto oggi andrebbero all'attuale maggioranza
I numeri di un sondaggio commissionato dal Pdl premierebbero la coalizione di centrodestra.
Sette provincie su otto. Il Popolo della libertà, sede centrale romana, ha commissionato otto giorni fa il sondaggio sulle amministrative di maggio. I risultati, resi noti dal segretario del Partito sardo d'azione l'altra sera al termine del consiglio nazionale di Tramatza, sorridono al centrodestra sardo in sette competizioni territoriali su otto. Al centrosinistra, sempre secondo il sondaggio, resterebbe la roccaforte del Medio Campidano, piazza dove il centrodestra non sembra avere una pazza voglia di competere. Non a caso.
Ma nella coalizione di maggioranza regionale, c'è chi si valuta con molta cautela i numeri diffusi da Roma: «Oggi il centrosinistra governa in sette provincie su otto», sottolinea uno dei leader del centrodestra, «si riuscissimo a strapparne un paio, sarebbe già un ottimo risultato». Insomma, regna la prudenza, a tre settimane dalla presentazione delle liste.
I MOVIMENTI Da oggi il Pdl sceglie i suoi candidati. Le consultazioni del coordinatore Mariano Delogu, in agenda fino a mercoledì, dovranno produrre risultati certi, ovvero i nomi di peso nelle liste provinciali e locali. Mentre tutto il centrodestra aspetta la chiamata per un vertice, questa volta decisivo, che assegni a ogni partito una piazza sulla quale puntare i candidati migliori.
Ma la coalizione, incassato il sì del Partito sardo d'Azione, deve sciogliere al più presto il nodo Cagliari, la piazza provinciale di maggiore visibilità. Sarà una sfida fra grandi amici (Graziano Milia contro Piergiorgio Massidda), oppure sono in arrivo grandi sorprese? Il partito, inteso come vertice regionale, non ha ancora deciso chi sarà il candidato. Oggi Delogu incontra Ignazio Artizzu, Mauro Contini, Emilio Floris e Paolo Truzzu, i coordinatori provinciali, della città e dell'area metropolitana, passaggio politico che chiarirà le idee al coordinatore. Massidda, nel borsino dei possibili candidati, resta stabile, ma questa corsa in parallelo con quella della coalizione potrebbe nuocergli nella scelta finale. Da ieri sembra riprendere quota il nome di Giuseppe Farris, legato politicamente al deputato Salvatore Cicu, e quindi nel treno di comando del partito. Farris, assessore al Personale della giunta Floris, sarebbe certamente una figura nuova nella ribalta regionale, strada - quella dei volti poco noti - che Silvio Berlusconi ama percorrere a ogni latitudine. Le scelte del premier su scala regionale, anche nelle elezioni di un mese fa, hanno premiato quasi tutti i candidati del centrodestra. Così come quattordici mesi fa, quando i sardi diedero fiducia a Ugo Cappellacci, il meno “politico” fra i possibili candidati alla Regione. Ma i sondaggi, un'altra arma che il Pdl ama utilizzare, oggi sconsiglierebbero la coalizione a puntare sul nuovo che avanza. Questo uno dei motivi che ha convinto i vertici regionali del partito a non scartare ancora alcuna ipotesi.
I SARDISTI Non è stato facile, questo passaggio politico per i leader dei Quattro Mori. Il segretario Colli e il presidente Giacomo Sanna hanno usato con estrema prudenza il timone del partito, arrivando al consiglio nazionale di sabato scorso fra la pressione del resto della coalizione - in attesa di un segnale - e quella delle federazioni provinciali, al lavoro sul territorio per ascoltare le ragioni degli elettori. «Stiamo lavorando per trovare i nomi migliori e per creare le condizioni affinchè si vinca in tutte le province», dice Colli, «il nostro lavoro ha un obiettivo, convincere l'elettore che stiamo seguendo la strada del cambiamento». Colli, al tavolo regionale del centrodestra, ha lanciato una proposta: quella di puntare seriamente anche sul Medio Campidano, approfittando delle fratture nel centrosinistra.
ENRICO PILIA

12/04/2010