Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Massidda si sfoga: «Voglio chiarezza»

Fonte: L'Unione Sarda
12 aprile 2010

Elezioni provinciali. Incertezza nel Pd. Primarie o conferma della fiducia a Milia?

Proposta al senatore, incarico di Governo per farsi da parte
Ancora indecisione sugli sfidanti nelle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale. Nel Pd spunta l'ipotesi di Cristina Lavinio.
Quella telefonata proprio non se l'aspettava. E ha contribuito a sparigliare - ancora di più - le carte sul tavolo delle candidature del Pdl alle provinciali. Piergiorgio Massidda non direbbe neanche sotto tortura chi ci fosse dall'altra parte del cellulare, ma ha ancora in testa lo scambio di battute che gli ha cambiato la mattinata e che gli fa dire, in mezzo a un convegno organizzato in un hotel cittadino, che qualcuno gli sta «mettendo i bastoni tra le ruote». Tanto da fargli chiedere «chiarezza» durante l'intervento - non previsto - e farlo lamentare del fatto che i giochi siano decisi «da quattro o cinque persone». Durante la conversazione gli sarebbe stato chiesto, in maniera neanche troppo velata, un passo indietro. In cambio, magari, di un posto da sottosegretario nel governo nazionale. «Non accetterei mai. Io mi sono messo a disposizione per amore della mia terra - ripete - e non per ottenere poltrone. Se vogliono un altro, che lo dicano: io ho ricevuto una richiesta fortissima da parte della gente, del territorio. È soprattutto a loro che va spiegata una decisione del genere. Comunque mi sento ancora il candidato del Pdl, almeno al 90 per cento».
IL COORDINATORE Nonostante tutto il coordinatore regionale del Partito della libertà Mariano Delogu non si muove di una virgola: «È presto per annunciare le candidature, visto che non sappiamo ancora con precisione quale sarà la coalizione. Massidda stia tranquillo. Ma sia chiaro: nessuno deve fare fughe in avanti». Qualcuno dice che sul suo tavolo ci sia una rosa di tre nomi. «In questo momento non ce n'è neanche uno». È certo che non ci sarà nessun condizionamento dai vertici nazionali: «A Roma accetteranno quello che proporremo noi». Resta ancora in piedi l'ipotesi di Emilio Floris , che nei giochi di partito si tradurrebbe anche in una casella libera alla voce Comune di Cagliari. Per avere un quadro chiaro si aspettano ancora segnali dagli alleati. Una cosa, da ieri, è certa: il Psd'Az correrà col centrodestra. Ma più importanti saranno le decisioni di Udc e Riformatori, che per ora sono stati tiepidi sulla candidatura di Massidda: primi potrebbero mettere in campo i nomi di Nello Cappai e Paolo Carta , mentre i secondi punterebbero su Gianni Giagoni .
L'ALTRA COALIZIONE Nel frattempo il centrosinistra deve sciogliere il nodo delle primarie, che potrebbero riguardare tutta la coalizione o solo il Pd. Non tutti gli alleati del partito democratico vedono - è noto - di buon occhio la ricandidatura di Graziano Milia , per questioni morali (la recente condanna in secondo grado per abuso d'ufficio) e politiche (l'accusa: da presidente sarebbe stato troppo accentratore). Ma gli ostacoli arrivano dallo stesso Pd dove l'area Soru-Barracciu, che si riunirà la settimana prossima, vorrebbe esprimere un altro nome. Magari una donna: si parla di Cristina Lavinio , docente universitario, e dell'ex assessore regionale alla Cultura Maria Antonietta Mongiu . Ipotesi che si sono aggiunte nelle ultime ore a quelle di Gianmario Demuro , Massimo Dadea e Marco Espa , che però si sono sempre detti indisponibili. Ma prima bisognerà uscire dall'impasse: primarie si o primarie no? Solo nel Pd o allargate a tutta la coalizione? Luciano Uras , capogruppo di Sinistra e Libertà in Consiglio regionale, cerca per sua stessa ammissione di fare «il pompiere»: «A me pare chiaro che in tutto questo la divisione interna al Pd abbia giocato un ruolo solo negativo».
MICHELE RUFFI

11/04/2010