Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Udc, il simbolo va al gruppo dei dissidenti

Fonte: L'Unione Sarda
12 aprile 2010

Con una lettera i dirigenti del partito riconoscono solo i consiglieri Efisio Pireddu e Fernanda Loche

L'utilizzo del simbolo dell'Udc spetta al nuovo gruppo formato dai consiglieri Efisio Pireddu e Fernanda Loche. A mettere nero su bianco la decisione, senza nemmeno fare troppi giri di parole, sono il responsabile regionale del partito, Giorgio Oppi, e quello provinciale Nello Cappai che nelle scorse ore hanno fatto arrivare una lettera al presidente dell'Assemblea civica, Sandro Corsini.
LA LETTERA Ieri pomeriggio è stato proprio il numero uno del Consiglio comunale a confermare l'arrivo in Municipio della missiva che interviene sulla polemica di queste settimane nata dalla scissione del gruppo consiliare del partito di Casini e la costituzioni di due formazioni. Da una parte Paolo Casu, Ettore Businco e Massimiliano Tavolacci, dall'altro per l'appunto Efisio Pireddu e Fernanda Loche. «Non sappiamo nulla - ha detto più tardi Massimiliano Tavolacci - e nelle prossime ore contatteremo i vertici del partito per chiedere chiarimenti. Da dirigente non sono stato sentito prima che venisse emanato questo provvedimento, dunque aspetto di saperne di più. Ma la questione è comunque chiarissima: noi siamo rimasti al nostro posto, mentre gli altri due consiglieri sono usciti dal gruppo formandone uno nuovo».
IL NUOVO GRUPPO E se prima la condizione era praticamente quella dei separati in casa, un mese fa è nato formalmente il secondo gruppo consiliare dell'Udc chiamato “Udc, Libertas, Unione di Centro”. Una settimana prima c'era stata l'assemblea provinciale dell'Udc nella quale era stata chiesta la sospensione dei consiglieri Businco e Tavolacci, ma alla fine nessun provvedimento era stato preso, tanto che in Consiglio comunale si è formata la situazione, quasi paradossale, di due formazioni riconducibili allo stesso partito. «Di fatto non è vero che noi siamo andati via - chiarisce Efisio Pireddu, - siamo sempre rimasti al nostro posto. C'è stata una prova di forza sbagliata dei tre consiglieri di nominare un altro capogruppo, nonostante la posizione ufficiale del partito. Noi abbiamo seguito le direttive, rispettosi dei ruoli di ciascuno».
IL PARADOSSO Due anime di uno stesso partito, ma divise su molti temi. Paolo Casu, eletto coi Riformatori e poi transitato sotto lo scudo crociato, è stato eletto solo di recente capogruppo con i voti di Businco e Tavolacci (spesso critici verso la maggioranza di centrodestra e nei confronti del sindaco Emilio Floris), senza però l'appoggio di Efisio Pireddu e Fernanda Loche.
FRANCESCO PINNA

10/04/2010