Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Casu: «Un atto inqualificabile»

Fonte: La Nuova Sardegna
12 aprile 2010

DOMENICA, 11 APRILE 2010


L’Udc ha sconfessato il gruppo comunale formato dai tre «ribelli»


CAGLIARI. «Crediamo che la politica stia per l’ennesima volta dando un pessimo segnale riguardo alla democrazia, specie quando si inserisce prepotentemente in scelte spettanti esclusivamente agli eletti dai cittadini e non a chi è nominato nelle segreterie», affermamo i tre consiglieri comunali dell’Udc Paolo Casu (capo gruppo), Ettore Businco e Massimiliano Tavolacci. Ieri hanno avuto notizia che in una lettera, inviata dalla segreteria regionale dell’Udc, al presidente del consiglio comunale Sandro Corsini, si afferma che il partito riconosce come gruppo quello composto da da Efisio Pireddu e Fernanda Loche.
Gli antefatti raccontano di un partito dove Casu, Businco e Tavolacci avevano sfiduciato il capo gruppo Pireddu e, al suo posto, eletto Casu. Poi si parlò di sospensione dei tre «ribelli» dall’Udc. Intanto Pireddu e Loche avevano formato un altro Udc, aggiungendo al nome le parole «Libertas, unione di centro». Infine la decisione del partito di non riconoscere il gruppo (il preesistente) dei tre consiglieeri che hanno sfiduciato Piredda. Secondo Paolo Casu la decisione dell’Udc deve «fare riflettere attentamente sul significato demagogico e partitocratico che si vuole assegnare alla politica. Resto allibito dal modo con cui si vuole portare scelte interne alle segreterie politiche, all’interno delle istituzioni. La nomina dei capi gruppo è, infatti, regolato da atti amministrativi. Non possiamo e non accetteremo simili intimidazioni politiche che esulano da comportamenti rispettosi delle regole democratiche ed elettorali». (r.p.)