Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Centrodestra, l'accordo resta lontano

Fonte: L'Unione Sarda
9 aprile 2010


Rinviato il vertice di oggi. Delogu: aspettiamo l'assemblea Psd'Az

Nel centrodestra slitta il confronto per la definizione delle candidature per le amministrative di maggio.
Oggi nessun vertice, se ne riparlerà la prossima settimana. Il Consiglio nazionale del Psd'Az convocato per domani regala un assist ben gradito alla coalizione di centrodestra. «Attendiamo le indicazioni dei Quattro mori», precisano nel Pdl, che può prender tempo davanti alle agitazioni interne su nomi e poltrone. Il clima resta sereno ma le forze della maggioranza in Consiglio regionale non riescono ancora a chiudere il cerchio sulle candidature, soprattutto per le Province. Udc e Riformatori non vedono di buon occhio le aspirazioni del Pdl su Cagliari, Gallura, Oristano e Sulcis. «È impensabile che loro puntino sulle province più appetibili», sussurra qualche alleato, «dove la vittoria è meno ostica».
VERTICE RINVIATO Il leader del Pdl Mariano Delogu assicura che dietro il rinvio del nuovo confronto in maggioranza ci sia soltanto «una questione di rispetto» nei confronti del Psd'Az, che riunirà il Consiglio nazionale domani a Tramatza. «Devono poter prendere le loro decisioni in assoluta autonomia, senza rischiare di sentirsi aggirati da un vertice di coalizione». Ma restano tanti nodi da sciogliere nel Pdl e nel centrodestra: «Lunedì avvieremo le consultazioni con i nostri coordinatori provinciali», osserva Delogu, «per individuare i nomi dei candidati».
GLI SCENARI Il Pdl cerca visibilità su almeno cinque province (le quattro definite più un'altra), ma deve vedersela con uno scacchiere ancora confuso. Anche l'Udc punta l'attenzione sul Sulcis, ma Giorgio Oppi potrebbe guardare, in alternativa, verso l'Ogliastra. Lanusei piace, però, pure al Psd'Az (che potrebbe puntare anche su Sassari). In Gallura il Pdl se la dovrà vedere con i Riformatori (ipotesi Sebastiano Sannitu). Nel Medio Campidano il centrodestra potrebbe affidarsi ai socialisti di Farigu, mentre l'Mpa di Cuccureddu indica la provincia di Oristano. Oppi fa sapere che all'ultima riunione «l'Udc ha evidenziato la proposta di respiro troppo ampio avanzata dal Pdl». Il leader dell'Uds Mario Floris intanto conferma: «Noi non chiediamo nulla».
PROVINCIA DI CAGLIARI Per la presidenza della Provincia di Cagliari, l'investitura di Piergiorgio Massidda incontra qualche resistenza e restano in campo le ipotesi Emilio Floris e Giuseppe Farris. Ma potrebbe delinearsi anche un altro scenario: Mauro Contini rinuncerebbe alle aspirazioni verso la poltrona da primo cittadino a Quartu per concentrarsi sulla Provincia. A quel punto il centrodestra aprirebbe le porte di Quartu a Gabriele Marini dei Riformatori. C'è però un particolare che non quadra. I Riformatori sono già in pista per la poltrona di Cagliari (Massimo Fantola nel 2011) ed è difficile che il Pdl rinunci alla guida della prima e della terza città della Sardegna. La mossa dei Riformatori su Quartu potrebbe però servire a sbloccare altre caselle.
PSD'AZ E LEGA I Quattro mori tornano sulla questione Lega. Resta la chiusura, ma cambiano i toni, dopo l'affondo di due giorni fa: «È un errore mettere in competizione, nella stessa coalizione, le liste del Psd'Az e quelle della Lega, due forze politiche che hanno come valori fondanti il diritto dei popoli all'autodeterminazione e il federalismo», puntualizza il presidente sardista Giacomo Sanna, motivando il suo no all'ingresso del Carroccio nello schieramento di centrodestra. «Non è utile a nessuno dei due partiti creare un'ulteriore frammentazione nell'area politica federalista» e «tantomeno non è utile ai sardi, che aspettano ormai da decenni il nuovo statuto e le riforme costituzionali». Per questo, è l'invito sardista, «diciamo alla Lega che, in Sardegna, al contrario di quanto accade nel resto d'Italia, il simbolo delle battaglie per l'autogoverno e per il federalismo esiste dal 1921». E questo simbolo, «è quello dei Quattro mori del Partito sardo d'Azione».
G. Z.

09/04/2010