Rassegna Stampa

Il Sardegna

Calmierare i prezzi delle case l'Uds lancia il “social housing”

Fonte: Il Sardegna
6 aprile 2010

Alloggi. La proposta del partito e del docente di architettura Colamatteo per edifici dismessi e aree pubbliche

«Nelle zone exmilitari e industriali si possono realizzare appartamenti per tutti »

Cagliari è un cantiere: le colate di cemento a Santa Gilla, progetti di nuovi palazzoni a Sant'Elia, l'imminente cementificazione di Tuvixeddu. Ma il paradosso è che mentre il Comune rilascia un via libera dietro l'altro ai costruttori, i prezzi degli appartamenti non calano di un centesimo e i giovani abbandonano la città in cerca di prezzi umani nell'hinterland: tra il 1997 e il 2005 (dati ufficiali resi noti dal Comune) la fascia di età residente tra i 19 e i 29 anni si è ridotta di 17 mila persone (il 47% del totale della generazione), fuggite per potersi permettere una casa.

CONTRO QUESTO ESODO, per calmierare il mercato delle abitazioni, il direttivo cittadino dell'Uds di Mario Floris lancia una proposta al Municipio: «Costruire nel costruito, riservando una quota di alloggi da vendere o affittare a prezzo imposto ». Il progetto è stato esposto da Francesco Colamatteo, docente di Architettura tecnica all'università, nel corso di un incontro promosso dal segretario cittadino dell'Uds, Rita Grauso. Il concetto del social housing, spiega il docente, è un po' diverso dalla tradizionale edilizia popolare. «Questi alloggi - illustra Colamatteo - entrano nel mercato, ma conservano prezzi ragionevoli per giovani coppie, immigrati e altre categorie deboli grazie all'intervento del pubblico». Un esempio, già realizzato in alcune zone del nord Italia, è legato alla proprietà del terreno: «Se l'area è comunale - spiega Colamatteo - nel costo della casa ci sarà solo la costruzione e non l'acquisto del terreno». Ma, grazie ai nuovi strumenti di legge, sono disponibili fondi presso la Cassa depositi e presti ai quali i Comuni possono accedere per iniziative di abbattimento di prezzi e affitti alle quali concorre anche il privato. L'essenziale, spiega Colamatteo, «è che il Comune lavori affinché le costruzioni, nuove o riqualificate, non siano riservate solo a chi può spendere grosse cifre». Per l'Uds le aree ci sono: da Cala Mosca, quando sarà restituita alla città, fino a Sant'Elia e alle aree industriali dismesse: «Non possono diventare tutti hotel o fabbriche della creatività, Cagliari ha bisogno di alloggi a prezzi accessibili. E se la proprietà dell'area è pubblica, il prezzo delle case cala». E i giovani possono sperare di restare in città. La chiave 1 Gli strumenti di legge ¦ ¦ Case a prezzi contenuti: è il social housing con l'intervento congiunto del pubblico e del privato. Lo rendono possibile la legge 6 agosto 2008 n 133 e l'articolo 15 del Piano casa della Regione sarda. 2 La cessione delle aree ¦ ¦ Secondo Colamatteo, quando il costruttore in cambio dell'ok cede aree al Comune, quest'ultimo potrebbe farvi costruire abitazioni a prezzo calmierato, grazie alla proprietà pubblica dell'area: il Municipio chiede invece aiuole, giardini e parcheggi 3 Dal ghetto alla qualità ¦ ¦ Il social housing supera il concetto di quartieri popolari, troppo spesso diventati ghetti: permette a persone di fasce di reddito diverse di vivere nella stessa zona della città