Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Patto fra i porti del sud per fronteggiare Genova: «Tra due anni la ripresa»

Fonte: La Nuova Sardegna
6 aprile 2010

SABATO, 03 APRILE 2010

Pagina 1 - Cagliari

L’associazione Imeta avrà sede in Sardegna Costi più bassi per i collegamenti con le navi feeder

MAURO LISSIA

CAGLIARI. Il porto industriale cagliaritano fa parte da ieri di una rete di scali, con Gioia Tauro e Taranto. Un polo del transhipment del sud che opererà in stretta sinergia per tagliare i costi dei collegamenti con le navi feeder comuni. L’associazione italiana dei porti di trashipment del Mediterraneo si chiamerà Imeta e l’offerta sul mercato internazionale sarà un’offerta integrata. Principale interlocutore dell’associazione, oltre Assoporti, sarà il governo nazionale.
«Al governo - è spiegato in una nota delle tre autorità portuali - saranno richieste azioni specifiche che facciano assumere e mantenere ai tre porti il loro naturale ruolo di piattaforma logistica strategica nell’evoluzione del transhipment del Mediterraneo. Si lavorerà per ottenere dal governo la rimozione dei vincoli e delle criticità infrastrutturali che rallentano lo sviluppo della portualità dei tre hub». Nella nota non è scritto, ma dietro l’accordo c’è anche la necessità di fare fronte unico e compatto contro lo schieramento degli scali settentrionali, in testa Genova, che da tempo lavora perchè agli hub del sud vengano tagliati i finanziamenti pubblici. Con una certezza di fondo: «Noi di Cagliari e gli altri porti del meridione siamo tutt’altro che moribondi - avverte Domenico Bagalà, l’amministratore di Cict Sardinia, concessionaria di Macchiareddu - perchè se è vero che a causa della crisi economica mondiale la crescita dei traffici si è interrotta, è vero anche che nel giro di due anni si tornerà ai livelli precedenti». Quindi c’è bisogno di sostegno, l’attesa sforbiciata alla tassa di ancoraggio: «L’autorità portuale ci sta lavorando - spiega Bagalà - noi ci aspettiamo un taglio del novanta per cento per due anni». L’intento di Giovanni Grimaldi, presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, di Paolo Fadda presidente dell’Autorità portuale di Cagliari e di Salvatore Giuffrè commissario dell’Autorità portuale di Taranto, spiega il documento «è di mettere in campo anche per il futuro azioni comuni per definire una posizione stabile che faccia sentire la propria voce alle istituzioni e al mercato». Nello statuto emerge la volontà «di lavorare insieme per il potenziamento dell’offerta portuale hub del transhipment nazionale in forma organica ed integrata fra i tre porti».
Ma al di là delle situazioni locali, Imeta «svilupperà iniziative comuni, indirizzate al governo e ad altri enti, per stimolare la semplificazione e l’armonizzazione dei regolamenti, dei tempi e delle procedure che regolano le operazioni nei porti, incluse quelle doganali, sanitarie e tariffarie». L’associazione avrà sede a Cagliari nella stazione marittima, negli uffici dell’Autorità portuale, e durerà vent’anni. Sarà composta dal presidente e dall’assemblea, che riunisce i presidenti delle tre Autorità portuali.