Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Niente visita a tuo figlio» E lei si butta

Fonte: La Nuova Sardegna
2 aprile 2010

VENERDÌ, 02 APRILE 2010

Pagina 2 - Cagliari

Madre tenta il suicidio





Bambino di 4 anni: tribunale per i minori lo allontana da casa

CAGLIARI. Niente uovo di Pasqua per il suo bimbo di 4 anni. Lei, la mamma, non glielo può portare. Una chiusura insopportabile soprattutto per una donna come lei, che soffre di un disturbo psichico e di una conseguente depressione. Così due giorni fa dopo aver incassato il rifiuto da parte dell’assistenza sociale, la donna ha aperto la finestra e si è buttata giù. Abita al primo piano e nell’impatto ha riportato la frattura del bacino, delle gambe e un trauma cranico. L’hanno soccorsa gli operatori del 118 chiamati da un vicino che l’ha vista a terra nel cortile dalla finestra di casa sua. Ricoverata all’ospedale Marino, i medici stanno ancora valutando la prognosi. La storia è molto triste, ai genitori è stata tolta la patria potestà. Il bambino si è ritrovato in una casa famiglia perché il servizio degli assistenti sociali aveva scritto una relazione in cui si diceva, nella sostanza, che la famiglia non era in grado di provvedere al piccolo, forse con riferimento non solo al piano economico ma soprattutto a quello educativo. Il padre è disoccupato, ma sembra che un problema ritenuto di grande peso nella vicenda sia anche la malattia della donna, probabilmente di un disturbo bipolare associato a depressione. Che cosa abbia convinto il tribunale per i minori a provvedere con l’allontamento del piccolo non è chiaro. Il punto è che la povera donna e suo marito hanno potuto incontrare il bambino soltanto in luoghi pubblici e sembra non ci sia una grandissima propensione a valutare, per il momento, il ritorno del bambino in famiglia. Naturalmente è molto difficile capire che cosa sia successo e quale sia la ragione che ha convinto l’assistente sociale a redigere un rapporto evidentemente preoccupante e subito preso in considerazione dal tribunale per i minori.
La famiglia è seguita dall’associazione Casa dei diriti fondata dal consigliere comunale Claudio Cugusi e dall’avvocato Luca De Angelis.