Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Alfieri, genitori in allarme La preside: state tranquilli

Fonte: L'Unione Sarda
1 aprile 2010

Dopo l'aggressione di un'alunna tredicenne nel cortile


Prima il caso degli undicenni sorpresi a vendere biglietti per la discoteca, poi l'alunna picchiata: c'è allarme nella scuola.
Cosa sta succedendo all'Alfieri? Venerdì lo sconcertante caso dei Pr appena undicenni sorpresi a vendere ai compagnetti inviti per la discoteca per arrotondare la paghetta di mamma e papà, lunedì l'aggressione a un'alunna di terza ad opera di una ragazzina poco più grande, avvenuta all'uscita di scuola.
ALLARME Nel giro di quattro giorni la scuola media Alfieri di via De Gioannis è finita per due volte nell'occhio del ciclone e ora i genitori hanno paura. Temono che ai loro figli possa capitare qualcosa di brutto, ad esempio che possano essere malmenati (dato che l'episodio di lunedì non sarebbe l'unico) oppure che possano essere invischiati in giri e traffici tutt'altro che adatti alla loro età. Se nel panorama generale qualcuno minimizza («sono cose che ormai capitano ogni giorno in tutte le scuole d'Italia»), molti altri genitori ammettono di essere preoccupati, al punto che alcuni avrebbero deciso di non mandare più i figli a scuola da soli, bensì sempre e soltanto accompagnati.
LA SCUOLA Ma per la dirigente scolastica Graziella Artizzu la situazione non è così grave come sembra. «È tutto sotto controllo - assicura - si è trattato di episodi isolati. La nostra scuola è assolutamente tranquilla e la sicurezza è garantita, per cui i genitori possono stare tranquilli. Certo ci dispiace per l'aggressione subita dalla nostra alunna, ma ritengo che i media abbiamo enfatizzato troppo la notizia. Non è vero, tanto per fare un esempio, che la ragazzina è stata costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso». Ieri, intanto, si è saputo che la bulletta è un'ex alunna della stessa scuola Alfieri. «Una ragazzina che conosciamo bene - spiega la preside - e che possiamo definire un elemento non facile. Quando studiava da noi ci ha dato da fare, ma non si era mai resa protagonista di episodi simili a quello di lunedì scorso. Di più non vi dirò, perché non intendo nel modo più assoluto violare la privacy di una minorenne. Posso solo assicurare che le due ragazzine non si conoscevano prima di quel momento, per cui si è trattato di un episodio improvviso e impossibile da prevenire».
FAMIGLIE A pensarla così anche Augusto Collini, padre di una bimba che frequenta la terza, nonché referente del Comune di Cagliari per il progetto “Peer to peer” promosso dall'Assessorato alle Politiche scolastiche. «La nostra scuola è in prima linea nella lotta alla violenza - assicura - ma nel caso specifico si dovrebbe parlare di teppismo, non di bullismo, perché mancano gli elementi della premeditazione e della persistenza nel tempo dell'azione violenta». La presidente del Consiglio di istituto Stefania Nascimben ha annunciato che l'argomento sarà presto affrontato dall'assemblea dei genitori.
PAOLO LOCHE

01/04/2010