Rassegna Stampa

Il Sardegna

Isola alle urne il 30 e 31 maggio Pd, Milia: «Ritiro la candidatura»

Fonte: Il Sardegna
31 marzo 2010

Verso il voto. Ufficializzata la data delle amministrative: sardisti verso il centrodestra anche a Sassari

 Il presidente della Provincia di Cagliari lascia dopoladura presa di posizione dell'IdV

Alessandro Zorco alessandro.zorco@epolis.sm

È ufficiale. I sardi torneranno alle urne il 30 e il 31 maggio per eleggere i propri rappresentanti nelle otto province e in 176 Comuni dell'Isola. La Giunta regionale - riunita all’Asinara - ha ufficializzato ieri la data del voto, peraltro già anticipata dal presidente Cappellacci. L'appuntamento con le urne rappresenterà una verifica importante per le due coalizioni. Il centrodestra è uscito galvanizzato dal risultato delle regionali. Nel vertice di maggioranza che si terrà domani o venerdì i sardisti rinunceranno probabilmente alla deroga sassarese e daranno la disponibilità a un accordo globale in tutta l'Isola. Ma a quel punto potrebbe essere l'Udc a creare qualche problema al centrodestra, soprattutto a Nuoro e nel Sulcis. Sembra rientrato anche il “caso Quartucciu”, dove il candidato sindaco Carlo Murru (Udc) non è gradito a una parte del Pdl. È invece il centrosinistra a fare i conti con la “grana Milia”. Dopo aver annunciato qualche settimana fa di voler scendere in campo, il presidente della Provincia di Cagliari ha ritirato la sua candidatura dopo la dura presa di posizione dell'Italia dei Valori. Pare in risposta a una lettera del leader nazionale la cui pubblicazione era prevista per oggi. Ieri prima del vertice in via Emilia il coordinatore regionale dell'IdV Federico Palomba ha ribadito il veto alla ricandidatura di Milia.

«IL NOSTRO PARTITO ha regole precise che ci impediscono di sostenere un candidato nelle condizioni di Milia», ha detto Palomba. «A Nuoro abbiamo fatto un passo indietro per il bene della coalizione: ci aspettiamo che ora anche gli altri facciano altrettanto su Cagliari». In pratica, una ricandidatura di Milia, anche per le eventuali
primarie (che dovrebbero tenersi il 18 aprile), avrebbe indotto l’IdV a tirarsi fuori dalla coalizione e correre da sola. «Non pensiamo che la ricandidatura di Milia costituisca un problema», ha replicato il segretario del Pd Silvio Lai: «per noi ha ben governato e lo riproporremo alle primarie, se si deciderà di farle». Pieno sostegno a Milia è giunto da Michele Piras (Sinistra e Libertà), mentre per Gesuino Muledda «sarebbe opportuno che Milia facesse un passo indietro per il bene della coalizione. Se si deciderà di fare le primarie siamo pronti a presentarci con un nostro candidato ». Il passo indietro è arrivato in serata. Riferendosi al vertice, Milia ha parlato di “notizie invertebrate e senza profilo politico”. «Si parla di un possibile candidato nella Provincia di Cagliari che “forse ha sbagliato”, 11 anni fa quando era sindaco di Quartu, nel fare una delibera in Giunta anziché in Consiglio per fare una gara pubblica, per lapidarlo, nonostante il codice etico del partito a cui è iscritto non trovi nulla di ostativo. Ebbene Graziano Milia, non sta sulla graticola né si fa lapidare. Prende atto del fatto che molti cercano di “assaltare la diligenza” e di approfittare della situazione. Si ritira dalla competizione come candidato del centro sinistra». Sul fronte opposto, Piergiorgio Massidda, probabile candidato del Pdl, esulta per il risultato alle regionali e spera che il “vento della vittoria” spiri anche nell'Isola. «Anche in Sardegna è necessario costrure un progetto che ci faccia uscire dal tunnel della crisi e rilanci la nostra terra».

Botta e risposta
1 «Ecco perché abbiamo perso» ¦ ¦ «In Italia non si vince perché pensiamo a combattere più una persona anziché la sua politica», ha dichiarato Milia analizzando il voto in Italia. «Non si parla del fatto che abbiamo perso 700mila posti di lavoro».
2 «Una vittoria entusiasmante» ¦ ¦ «Dopo l'entusiasmante vittoria in Lombardia, Veneto, Campania, Calabria e in particolare in Piemonte e Lazio», ha replicato il senatore Massidda, «attendiamo una vittoria del centrodestra anche in Sardegna

30 e 31 MAGGIO Si vota per il Presidente e il Consiglio Provinciale nelle 8 Province sarde: CAGLIARI, SASSARI, NUORO, ORISTANO, CARBONIA-IGLESIAS, MEDIO CAMPIDANO, OGLIASTRA, OLBIA-TEMPIO Si vota anche per il Sindaco e il Consiglio Comunale in 176 Comuni 30 PROV. CAGLIARI tra cui: Quartu S. Elena, Quartucciu, Sestu, Dolianova7 PROV. CARBONIA - IGLESIAS tra cui: Iglesias 16 PROV. MEDIO CAMPIDANO tra cui: Sanluri 45 PROV. ORISTANO tra cui: Abbasanta e Laconi 28 PROV. NUORO tra cui: Nuoro, Oliena, Orgosolo 7 PROV. OGLIASTRA tra cui: Tortolì 30 PROV. SASSARI tra cui: Sassari, Porto Torres e Castelsardo 13 PROV. OLBIA TEMPIO tra cui: Tempio Pausania, La Maddalena