Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il “miracolo” dell'ExMà: riapertura a tempo di record

Fonte: L'Unione Sarda
31 marzo 2010

Quattro mesi di stop per le nuove condotte idriche

Il centro culturale di via San Lucifero era stato chiuso a novembre. Oggi riprende a lavorare con una mostra. Ma il gestore del bar mugugna per la rimozione delle tende.
Quattro mesi erano stati previsti. E, in quattro mesi, i lavori all'ExMà sono stati portati a termine. Difficile non restare stupiti: quando si parla di interventi pubblici, i tempi di realizzazione diventano un qualcosa di aleatorio. Invece, il centro culturale di via San Lucifero, chiuso lo scorso 16 novembre, riapre oggi: alle 18, sarà inaugurata la mostra “Passio - Dürer, Rouault e la Passione di Cristo”. Nei prossimi giorni, dovrebbe riprendere a funzionare anche il bar, diventato, negli anni, uno dei punti di riferimento della vita notturna cagliaritana.
I PROBLEMI Ma che lavori sono stati fatti all'interno della struttura? L'unico cambiamento visibile rispetto al passato è la sparizione della copertura davanti al bar. Una cosa che, solo relativamente, ha a che fare con i lavori. È stato necessario smantellarla perché all'interno della struttura dovevano essere effettuati una serie di scavi. La rete idrica, ormai logora, non reggeva più l'impatto e le perdite erano quasi all'ordine del giorno.
L'INTERVENTO È stato, così, necessario provvedere a effettuare una serie di scavi. «Abbiamo provveduto», spiega il direttore dei lavori Davide Vacca, «a cambiare gli impianti antincendio, idrico e sanitario». Un lavoro, apparentemente, semplice. «In realtà, abbiamo avuto parecchi problemi nella ricerca delle tubazioni, cercando, al tempo stesso, di limitare gli interventi sulla pavimentazione esistente». Lavori costati circa 120 mila euro. Una cifra nella quale rientra anche la nuova pavimentazione. «Abbiamo preso gli stessi materiali, trachite e acciottolato, già presenti». La differenza tra il nuovo e il vecchio materiale, al momento, è visibile. Ma l'usura finirà con il cancellare le differenze.
IL BAR Come dimostra la mostra che sarà inaugurato questo pomeriggio, il centro può riprendere la sua attività culturale. Qualche problema in più, invece, per il bar che ha perso, almeno per ora, le coperture. Sono state rimosse, si diceva, per consentire i lavori. Ma a dicembre è arrivato anche il vincolo della Sovrintendenza. «Per poter piazzare le tensostrutture», spiega Alessandra Spissu del Consorzio Camù, «serve un progetto che deve essere approvato». Un intoppo burocratico che crea non pochi problemi al gestore del bar, Ivan Pantoli. Lui, per il momento, tace. «Intanto», si limita a dire, «in questi quattro mesi, nonostante la chiusura, sono stato costretto a pagare una serie di spese, dalla Siae all'Inps, passando per Sky, solo per citarne alcune».
MARCELLO COCCO

31/03/2010