Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I precari storici contro i sindacati

Fonte: L'Unione Sarda
30 marzo 2010

Provincia. Infruttuoso il vertice di ieri con il segretario regionale Francesca Ticca
In 141 attendono la stabilizzazione, critiche al ricorso Uil

La richiesta dei lavoratori non cambia: «Uil e Cisl devono ritirare il ricorso al Tribunale del lavoro presentato il 28 gennaio».
«Non siamo lavoratori di serie B: i sindacati devono sostenerci, non affossarci». Con questo slogan prosegue lo scontro tra i precari della Provincia e i sindacati Cisl e Uil. I 141 lavoratori dell'ente territoriale puntano, dopo 15 anni di attesa, a essere regolarizzati e chiedono a gran voce che i due sindacati ritirino il loro ricorso al Tribunale del lavoro (presentato il 28 gennaio scorso) contro la stabilizzazione avviata dalla Provincia. Venerdì i lavoratori avevano manifestato davanti alla sede della Cisl, in via Ancona, ed erano stati ricevuti dal segretario Fabrizio Carta che aveva spiegato (senza convincerli) le ragioni del sindacato.
LA PROTESTA Ieri, come annunciato, la protesta si è trasferita nel quartier generale della Uil, in via Po, dove una folta delegazione di precari è stata accolta dal segretario generale Maria Francesca Ticca, affiancata dal segretario regionale della Uil-Fpl Adolfo Tocco e dalla segretaria della Fpl-Cagliari, nonché firmataria del ricorso contestato, Fulvia Murru. L'incontro è incominciato alle 9,45 ed è durato due ore. I momenti di tensione non sono mancati e i sindacalisti hanno faticato enormemente a comunicare. «Per la prima volta - si sono lamentati i precari - i sindacati si sono mobilitati contro i lavoratori anziché in loro favore. Pretendiamo spiegazioni».
LO SCONTRO Dopo un lungo monologo autodifensivo, Tocco è stato incalzato dalle domande e non è riuscito a sedare gli animi che, al contrario, si sono ulteriormente surriscaldati. Più efficace l'intervento di Ticca: pur rifiutandosi di ritirare il ricorso, si è impegnata in prima persona a trovare una soluzione in tempi rapidi. «Fare ricorso non significa bloccare l'azione della Provincia - ha spiegato - mi è capitato altre volte di agire così e l'amministrazione di turno non ha mai fatto passi indietro, se non quando aveva torto marcio».
ACCUSE ALLA PROVINCIA Per giustificare il ricorso, Uil e Cisl hanno parlato di comportamento “antisindacale” da parte della Provincia e di mancata concertazione riferita a diversi episodi, tra i quali la determinazione della pianta organica e la presentazione del piano triennale. I lavoratori hanno replicato definendo le beghe tra sindacati e Provincia “liti tra fidanzatini” e ribadendo di non voler essere strumentalizzati. Ticca ha detto che Uil e Provincia dovranno dialogare, ma è stata interrotta da una precaria seduta in prima fila che ha esibito un documento del 12 marzo nel quale la Uil rifiutava un invito della Provincia a incontrarsi, proprio a causa del ricorso in atto. ( p. l. )

30/03/2010