Rassegna Stampa

Il Sardegna

I criteri per gli alloggi pubblici: occupi la scuola? Eccoti la casa

Fonte: Il Sardegna
30 marzo 2010

Comune. Definita la graduatoria per l'assegnazione degli alloggi fuori standard. Ma è subito polemica

Casu e Businco, Udc: «Grave il punteggio agli abusivi». Depau: «Uno stabile abbandonato»

Ennio Neri ennio.neri@epolis.sm 

Occupi la scuola e vinci una casa. Succede al Comune. Dove la graduatoria per l'assegnazione degli alloggi è finita nel mirino di alcuni consiglieri comunali. Sotto accusa i 4 punti (decisivi) concessi per aver abitato in un alloggio improprio, a tre cittadini responsabili di aver occupato abusivamente la scuola di via Flumentepido. Gli occupanti, (denunciati penalmente secondo i consiglieri) avranno così diritto all'alloggio pubblico, e cioè al trasferimento in un altro alloggio comunale. Quale? Difficile fare previsioni. Case, al momento, non ce ne sono.

LA COMMISSIONE mobilità del Comune nella seduta del 10 marzo scorso, ha approvato l'istruttoria delle richieste di attribuzione degli alloggi privi di standard (le case parcheggio), predisposta dagli uffici del servizio Gestione del patrimonio. E ha poi dato mandato al dirigente del servizio di approvare la graduatoria provvisoria. Quattro punti sono stati attribuiti a persone che da almeno un anno abitano in un alloggio che la Asl ha certificato come “improprio”. Tra questi, tre famiglie residenti in via Flumentepido 16, (una scuola in disuso) che, secondo l'interrogazione dei consiglieri Udc Paolo Casu e Ettore Businco, sarebbero state denunciate e condannate per occupazione abusiva. «Se ciò fosse vero», accusano Casu e Businco, «questa procedura costituirebbe un ingiusto riconoscimento ad un comportamento penalmente sanzionato ed un pessimo esempio per tutti coloro che, in futuro decidessero di occupare edifici pubblici confidando nel conseguente comportamento premiante (in termini di punteggio) da parte dell'amministrazione comunale». Non solo. Invitano il sindaco e l'assessore ad «assumere una posizione di rigetto e denuncia rispetto ad un comportamento grave ed iniquo».

ANCHE SECONDO l'assessore al Patrimonio, Patrizio Mulas, la legge è da rivedere. «La norma del 2003 vietava qualsiasi punteggio a chiunque occupasse», spiega Mulas, «ma un parere recente dell'avvocatura comunale ha distinto l'occupazione degli alloggi Erp a quella degli edifici pubblici e questa distinzione è stata fatta propria dagli uffici. E, sinceramente lascia perplesso anche me. La graduatoria può essere impugnata e la legge per le assegnazioni può cambiare anche con un voto del consiglio ». Diverso il parere di Marisa Depau, gruppo misto. «È stata rispettata la legge regionale », spiega, «meglio occupare stabili abbandonati piuttosto che case spettanti ad altri cittadini. Le famiglie di via Flumentepido hanno fatto da scudo, impedendo ulteriori ingressi nella scuola e si sono impegnati a tenere in buone condizioni l'edificio. E poi», conclude, «erano famiglie sfrattate e quindi abbiamo risparmiato i soldi delle locande. Oltretutto», conclude, «stiamo parlando di nulla. Il bando e la graduatoria ci sono, la case a disposizione no».

La storia
Salvatore Leoncini: “sfrattato” da casa

Tanti i casi di cittadini vittime di occupazioni abusive delle proprie abitazioni. Da una settimana è ospite della Caritas in viale Fra' Ignazio Salvatore Leoncini. Per un mese ha dormito in una panchina di fronte e per il freddo è finito anche in ospedale, al Santissima Trinità, mentre l'altra domenica mattina si è risvegliato in una stanza della Clinica Lay. Salvatore Leoncini, 57 anni compiuti il 3 marzo, vive tra la strada e le case di accoglienza, ma una casa sua ce l'ha. O meglio, ce l'aveva, fino a quando qualcuno nel luglio del 2009 non ha deciso di “sfondare” e di occupare l'appartamento all'interno cinque di piazza Medaglia Miracolosa numero 4. Un alloggio comunale dove Leoncini è tuttora residente. Ad aprile, con o senza il consenso di chi ha sfondato nove mesi fa, l'ufficiale giudiziario consentirà a Salvatore Leoncini di tornare a casa.