MARTEDÌ, 30 MARZO 2010
Pagina 1 - Cagliari
Marisa Depau (Pd): un errore che penalizza i più deboli
Bisogna difendere chi realmente non può pagare, mentre l’agenzia di riscossione ha meno attenzione al sociale
ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. Sono 3.700 gli affittuari di case comunali e di questi quasi duemila sono morosi: alcuni non pagano, altri meno di quello che dovrebbero. «E ora la riscossione passerà nelle mani di Equitalia ed è un fatto grave», sottolinea Marisa Depau.
«Alcune di queste persone hanno problemi seri e probabilmente non riescono a pagare nemmeno le cifre più basse richieste per gli alloggi popolari - precisa Marisa Depau, consigliere comunale indipendente del Pd, considerata la pasionaria dei senza tetto - altri, invece, semplicemente non vogliono pagare. Ma il problema è per coloro che hanno problemi economici veri, come i pensionati di invalidità o chi ha perso il lavoro e si trova senza poter più disporre dello stipendio». La storia ha un inizio lodevole: voler mettere ordine nel patrimonio dell’amministrazione comunale, anche negli alloggi di edilizia sovvenzionata dati in affitto (per legge) a canone agevolato che, a seconda del reddito, varia da 16 a 250 euro mensili. Un canone non certo alto ma a cui, a quanto pare, non tutti gli affituari possono far fronte.
Il problema, spiega Depau, «è che per anni e anni questo settore è stato terra di nessuno, lasciato nel completo abbandono. Allora che cosa è capitato? Che molti non hanno pagato l’affitto: o perchè non erano in grado di farlo, o perchè nessuno gli diceva di versare i soldi mensili, nè controllava che l’avessero fatto». Col tempo, poi, «gli arretrati sono diventati consistenti. E quando si è deciso di mettere in ordine i conti, sono venute fuori cifre di varie migliaia di euro di arretrati per ogni moroso». I numeri di coloro che non pagano niente o quasi sono alti da diversi anni. A suo tempo Depau aveva chiesto «che, per mettere in regola i morosi, venisse fatta una lunga dilazione», ma gli uffici risposero che non era possibile per i controlli della Corte dei Conti. Ma secondo Depau la responsabilità è dell’amministrazione «che per anni e anni ha lasciato correre. Ora col passaggio della riscossione all’Equitalia, tutto rischia di diventare ancora più critico. Il Comune deve intervenire - sottoinea Depau - dando indicazioni anche di carattere sociale. Altrimenti a rimetterci saranno, ancora una volta, coloro che non pagano perchè hanno problemi veri, i più deboli».
Avere una casa e pensare di non poterne più disporre è una sensazione terribile, soprattutto se non si hanno i soldi per pagare l’affitto di un altro appartamento. Sia chiaro, precisa Depau, «ovviamente è giusto che chi non ha pagato, lo faccia, ma bisogna trovare il modo per non penalizzare i più fragili. Mi sembra, poi, che si facciano spesso due pesi e due misure visto che vi sono tante associazioni a cui vengono dati locali in affitto a costi irrisori, se non gratuitamente. Mentre la legge dice che queste strutture devono pagare il costo di mercato, meno il trenta per cento e non cifre irrisorie».