Rassegna Stampa

Il Sardegna

La casa occupata dagli abusivi otto mesi fra ospedali e panchine

Fonte: Il Sardegna
29 marzo 2010

La storia. Residente in piazza Medaglia Miracolosa, Salvatore Leoncini, 57 anni, costretto a dormire per strada

L'alloggio “sfondato” a luglio 2009. Il giudice ha disposto lo sgombero entro aprile

Roberto Murgia roberto.murgia@epolis.sm ¦

Da una settimana è ospite della Caritas in viale Fra' Ignazio. Per un mese ha dormito in una panchina di fronte e per il freddo è finito anche in ospedale, al Santissima Trinità, mentre l'altra domenica mattina si è risvegliato in una stanza della Clinica Lay. Salvatore Leoncini, 57 anni compiuti il 3 marzo, vive tra la strada e le case di accoglienza, ma una casa sua ce l'ha. O meglio, ce l'aveva, fino a quando qualcuno nel luglio del 2009 non ha deciso di “sfondare” e di occupare l'appartamento all'interno cinque di piazza Medaglia Miracolosa numero 4. Un alloggio comunale dove Leoncini è tuttora residente. Ma solo per gli uffici del Comune. O della Asl: nel referto del Santissima Trinità che risale a 15 giorni fa, si parla di residenza in piazza Medaglia Miracolosa. Di un'epatite C accertata e di un passaggio al Servizio psichiatrico diagnosi e cura numero 1. «Da quando non ho più un tetto - racconta - ho a che fare con questo problema della depressione, ora sto meglio ma ho trascorso tutti questi mesi in stato confusionale: mi son svegliato tante volte in certi posti in giro per la città, e ho dovuto chiedere ai passanti dove mi trovassi».
UN GIORNO - aveva da poco scoperto che nell'alloggio comunale di piazza Medaglie miracolose ci abitavano altre persone - ha deciso di farla finita: «Sono andato al Bastione, avevo preso dei farmaci, volevo saltare giù». Ha pensato che non ne valesse più la pena. «Mi hanno fermato i carabinieri con un trucco - spiega divertito - uno ha fatto finta di sentirsi male e io mi sono avvicinato per aiutarlo. Lui si è rialzato in piedi e si è aggrappato a me». Agosto e settembre Salvatore Leoncini li trascorre tra l'spdc 1 del Santissima Trinità, la strada, la Caritas e il monolocale che, nel frattempo, il Comune ha assegnato alla compagna che divideva con lui la casa in piazza Medaglie miracolose. In due però non ci possono stare e quasi subito Leoncini ritorna a scaldare le panchine. A ottobre i suoi avvocati, Gianluca Piras e Andrea Piredda, depositano in tribunale il ricorso per il reintegro di Leoncini al numero 4 di piazza Medaglie Miracolose, dove risiede. Il giudice sente i testimoni. Chi ha sfondato racconta di aver pagato il “diritto” a quella casa con qualche migliaio di euro che Leoncini avrebbe accettato. Ma il giudice non ci crede e a febbraio si pronuncia a favore del ricorrente. L'ufficiale giudiziario fissa per aprile la data dello sgombero della famiglia che ha occupato la casa di Salvatore Leoncini. «Per la verità - rivela uno dei legali del 57enne - inizialmente era stato fissato il mese di giugno come periodo per il reintegro del possesso. Dato che il mio assistito, oltre a non sapere dove dormire, non godeva nemmeno di buona salute, abbiamo fatto di tutto perché la data venisse anticipata di due mesi». Ad aprile, con o senza il consenso di chi ha sfondato nove mesi fa, l'ufficiale giudiziario consentirà a Salvatore Leoncini di tornare a casa, dopo un anno di vagabondaggio urbano. In tutto questo tempo l'ufficio Alloggi del Comune ha sempre fatto sapere di avere le mani legate, essendoci un procedimento penale in corso. Quanto ai Servizi sociali, già il fatto che Leoncini venisse ospitato dalla Caritas, rappresentava una soluzione.


E il Comune sigilla gli alloggi fondi per i portoncini blindati ¦
¦ Cinquantamila euro per blindare le case popolari. Dotando gli appartamenti liberati di portoncini blindati anti sfondamento: i soli in grado di respingere gli occupanti abusivi. Fenomeno che il Comune ha deciso di contrastare. Le occupazione avvengono, spesso, con lo sfondamento della porta d'ingresso. E così negli alloggi lasciati liberi verranno installati i portoncini blindati. Nessuna gara per l'acquisto. Il dirigente dell'assessorato al Patrimonio Mario Chillotti ha deciso per la procedura negoziata senza bando. Sono state contattate 15 ditte: 11 cagliaritane (AluSystem sarda, Muroni installazioni, Mgm Infissi, Verona infissi, Paolo Pedde centro serramenti, Cs Arredamenti, Karalis vetro, Linea casa, Margagliotti blindati, Teikos e Vetralumin), due di Sestu (Rudy Maria Murgia e Legno Brico), una di Quartucciu (Centro porte) e una di Selargius (Spazio porte). Dovranno presentare un'offerta che sarà valutata dalla amministrazione. A disposizione ci sono 47 mila e 988 euro.