Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sui vincoli per Tuvixeddu decide il Consiglio di Stato La Regione: «Tempi brevi»

Fonte: La Nuova Sardegna
29 marzo 2010

SABATO, 27 MARZO 2010

Pagina 1 - Cagliari 



Partita un’istanza di prelievo sul ricorso del 2007 Il perimetro dell’area tutelata andrebbe allineato al Ppr



I legali della Giunta chiedono una corsia preferenziale per il caso del colle cagliaritano

MAURO LISSIA
CAGLIARI. Da una decisione del Consiglio di Stato potrebbero scaturire nuovi vincoli per Tuvixeddu: i legali della Regione, Giampiero Contu e Vincenzo Cerulli Irelli, hanno trasmesso un’istanza di prelievo del ricorso datato 2007 contro una sentenza del Tar Sardegna che aveva bocciato la perimetrazione basata sul Ppr.
In base a quella sentenza - 13 dicembre 2007 - l’amministrazione regionale non aveva potuto imporre ulteriori misure di salvaguardia sul colle punico, quelle previste nel Piano paesaggistico regionale entrato in vigore nel 2004. L’istanza di prelievo dovrebbe assicurare una corsia preferenziale al ricorso in secondo grado, che se venisse accolto cambierebbe radicalmente la situazione del colle punico: la Regione infatti rivendica il proprio potere pianificatorio riferito al Ppr, quello che senza la decisione negativa del Tar avrebbe esercitato ancora prima di imporre su Tuvixeddu i vincoli per notevole interesse pubblico, poi bocciati dai giudici amministrativi per l’illegittimità della commissione del paesaggio. Controparte in quest’ennesimo giudizio a palazzo Spada è il Comune di Cagliari, che quei vincoli non li voleva già nel 2006 e ha sempre lottato in giudizio per eliminarli, fianco a fianco con Nuova Iniziative Coimpresa. L’istanza presentata dalla Regione - non c’è una delibera della giunta, l’iniziativa è degli avvocati - potrebbe riaprire questa partita vecchia di quattro anni, che si pensava superata dalle sentenze successive. Ma non è così: il Consiglio di Stato ha cassato i vincoli che avrebbero fermato l’attività edificatoria sulle aree private, ma non si è ancora espresso sulla possibilità che la Regione applichi su Tuvixeddu le misure di salvaguardia previste nel Ppr, in linea con il Codice Urbani. In particolare la Regione aveva proposto, incontrando la ferma opposizione del Comune, una perimetrazione diversa delle superfici da sottoporre a vincolo. E su questo punto il Tar, pur accogliendo il ricorso presentato dall’amministrazione Floris, si era espresso nella sentenza del 2007 in termini di possibilità. In sostanza non aveva negato alla Regione il potere di ridefinire i confini del vincolo, purchè ogni scelta fosse perfettamente motivata. Quindi se i giudici di secondo grado dovesse accogliere il ricorso in appello della Regione si riaprirebbe il discorso, che sembrava chiuso, sulla determinazione dell’area da salvaguardare. Questo al di là dell’accordo che il consiglio regionale ha deciso di cercare con il costruttore per salvare definitivamente Tuvixeddu dall’attività edilizia. La decisione sull’istanza di prelievo dovrebbe arrivare nel giro di pochi giorni.