Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Baretti: sequestro imminente Accuse confermate per i titolari

Fonte: La Nuova Sardegna
29 marzo 2010

LUNEDÌ, 29 MARZO 2010

Pagina 18 - Nazionale

Mentre in Comune si discute, i sigilli sono dietro l’angolo






CAGLIARI. Non c’è più tempo per risolvere con soluzioni alternative la questione dei baretti abusivi sul lungomare: la Procura della Repubblica ha pronti i sigilli, i provvedimenti di sequestro giudiziario sono dietro l’angolo e riguarderanno tutte le strutture di ristoro del Poetto messe in piedi sulla spiaggia in contrasto coi limiti imposti dalle concessioni, peraltro ampiamente scadute e mai rinnovate. I reati contestati sono l’abuso edilizio e l’occupazione illegale del suolo pubblico. Qualsiasi iniziativa dell’amministrazione comunale, compresa un’improbabile e mai annunciata sanatoria, non avranno alcun riflesso sulle decisioni del pubblico ministero Gaetano Porcu, titolare dell’indagine.
Il magistrato ha scelto la linea del silenzio ma l’impressione diffusa è che l’ufficio abbia atteso sino alla primavera per dare il tempo al comune e all’associazione dei concessionari di concordare un piano di demolizioni graduale, che non trasformi l’azione della Procura in un bagno di sangue. Il dibattito sterile, completamente svincolato dalla realtà, andato avanti negli ultimi tre mesi in consiglio comunale non ha avuto altro effetto che ridurre i tempi per realizzare l’operazione nel modo meno cruento possibile.
Ora mancano due mesi all’inizio ufficiale della stagione balneare e i titolari dei baretti rivendicano certezze, con il comune impegnato in un inconcludente gioco dell’oca. Nessuno sembra tener conto di un fatto scontato: la Procura valuta e decide secondo la legge, le decisioni del pubblico ministero sono autonome e non potranno mai tener conto di quanto l’amministrazione potrà fare per rinviare l’abbattimento delle strutture abusive. Per di più, nella corsa alla ricerca di una soluzione impossibile, è stato perso di vista un dato centrale: i titolari dei baretti sono accusati di due reati, emersi con chiarezza nei rapporti elaborati dai carabinieri del Nas e dalla Polizia urbana. Se la violazione di norme amministrative può essere in qualche modo affrontata e in certi casi sanata, non è chiaro come il comune intenda fermare o rallentare il procedimento penale. L’inchiesta giudiziaria è chiusa, il magistrato ha in mano tutti gli elementi utili per firmare un provvedimento che appare inevitabile: il sequestro dei baretti e la loro chiusura in vista della demolizione parziale o totale. Se l’estate è alle porte non è certamente un problema della Procura.
Il solo modo per assicurare ai cagliaritani un servizio di ristoro in spiaggia sembra essere quello più volte annunciato e mai realizzato: un piano di demolizioni concordato. L’eventuale ricostruzione con altre tipologie e dimensioni è una fase che verrà dopo e seguirà le regole che l’amministrazione comunale sarà in grado di imporre ai concessionari. Ma qui entra il gioco il sistema dei controlli, un gioco in cui il comune ha mostrato negli anni di essere poco portato. (m.l)