Servizio volontario col Tdm
Un pizzico di coraggio e tanta voglia di partire: basta questo per poter affrontare un'esperienza di volontariato all'estero e impegnarsi nei campi della cultura, dello sport, dell'ambiente o del sociale. L'opportunità si chiama Servizio volontario europeo ed è promossa dall'assessorato comunale alle Politiche scolastiche in collaborazione con l'associazione Tdm 2000.
UN PONTE CON L'EUROPA L'iniziativa, che s'inserisce nell'ambito del programma comunitario “Youth in action”, è stata presentata ieri nell'aula consiliare del Comune alla presenza di tre assessori: Edoardo Usai (Pubblica istruzione), Giuseppe Farris (Personale) e Giorgio Adamo (Politiche giovanili). «È una ricorrenza che celebriamo dal 2005», ha esordito Usai. «Un'esperienza formativa che vede i giovani cagliaritani svolgere delle attività solidali nella comunità europea». Un ponte tra Cagliari e l'Europa, come ha ricordato Farris: «Dal prossimo anno potremmo inserire una parte dei ragazzi stranieri anche nelle strutture comunali, per portare avanti dei progetti a beneficio della cittadinanza», ha proposto. «Considero i giovani il nostro futuro, dobbiamo puntare sulla creatività e sulla forza delle loro idee», ha concluso Adamo.
COSTO ZERO Una strada percorribile da tutti i giovani dai 18 ai 30 anni, dato che non sono richiesti titoli di studio. La durata può variare dai due ai dodici mesi, senza alcuna spesa da sostenere: i costi di viaggio, vitto e alloggio sono totalmente a carico della Ue. Anzi, per i partecipanti è prevista una piccola diaria per le spese in loco. Non solo: tutti riceveranno lo Youth pass, un documento ufficiale riconosciuto da aziende e istituzioni comunitarie. Chi volesse prendere parte al programma, può spedire una mail all'indirizzo e-mail evs@tdm2000. org o visitare il sito internet www.tdm2000. org.
FORMAZIONE Anche il sindaco Emilio Floris ha voluto salutare i ragazzi di Terra di mezzo: «Sono certo che questa collaborazione porterà a un interesse proficuo e a una soddisfazione reciproca, anche negli anni a venire». Ne è convinto il vicepresidente di Tdm 2000, Michele Demontis: «Dobbiamo lasciarci alle spalle l'idea di una Sardegna isolata», ha sottolineato. «L'amministrazione è sensibile alle iniziative di mobilità». Non si tratta di viaggi, ma di attività formative, come ha precisato Angelica Perra, presidente Tdm International: «Si sviluppano competenze che l'università non insegna, e magari, ascoltando le esperienze altrui, ci si inventa un lavoro». ( f. fu. )
25/03/2010