Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Pd: «Delibera da cancellare»

Fonte: L'Unione Sarda
25 marzo 2010

Contestate le nuove norme per la produzione di energia rinnovabile

Diana: la Giunta discrimina le imprese sarde
I consiglieri regionali del Pd chiedono l'annullamento della delibera di Giunta sull'energia rinnovabile. Per il gruppo dell'opposizione, che si appella al presidente del Consiglio Claudia Lombardo per l'annullamento della delibera, il provvedimento va contro un ordine del giorno approvato il 10 febbraio scorso dal Consiglio regionale. Secondo il Pd la decisione della Ginta «darà un colpo mortale alle imprese sarde del settore»che verrebbero escluse dalla realizzazione di impianti di energia da fonti rinnovabili violando il principio della libera concorrenza. Sempre secondo il Pd, la delibera allungherebbe i tempi per le autorizzazioni che verrebbero rilasciate solo dalla Regione per qualunque potenza e non più anche dagli sportelli Suap (per gli impianti inferiori a 1 megawatt).
TRASPARENZA Ieri in una conferenza stampa il gruppo Pd in Consiglio regionale non ha lesinato critiche all'operato della Giunta, accusata di mancanza di trasparenza e di forte ritardo nel rendere pubblica la delibera (numero 10 del 12 marzo) in questione.
«Solo ieri - ha detto il vice capogruppo Pd in consiglio regionale Giampaolo Diana - siamo venuti a conoscenza del testo della delibera del 12 marzo: questo ritardo è già un fatto grave che denuncia un'assoluta mancanza di trasparenza. Noi chiediamo l'annullamento di questa delibera, innanzi tutto perché il 10 febbraio il Consiglio regionale ha votato un ordine giorno che dava mandato alle commissioni Ambiente e Industria di predisporre una soluzione da portare in Aula e che dopo il voto impegnasse la Giunta». Secondo Diana, «la delibera adottata in tutta fretta e resa nota con un ritardo ingiustificabile, di fatto mortifica il ruolo del Consiglio regionale. Chiediamo pertanto al presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo di intervenire immediatamente per l'annullamento del provvedimento della Giunta. Se questo non avvenisse, ci sarebbe una corresponsabilità della presidenza del Consiglio e della presidenza della Regione a dispetto della volontà del Consiglio regionale».
COLPO MORTALE Per il vice capogruppo del Pd «la delibera deve essere annullata non soltanto per lo schiaffo al Consiglio regionale», ma anche perché «dà un colpo mortale al sistema di imprese sarde del settore. Infatti nel provvedimento si dice espressamente che si privilegiano le istanze presentate da soggetti che siano operatori di primaria rilevanza nella realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Anche se non ci sono i nomi, si tratta di pochissimi operatori. Sarebbe un colpo mortale alle imprese sarde». A giudizio di Diana, «la delibera viola pesantemente il concetto di libera concorrenza ed è singolare che quella parte politica che fa del liberismo uno dei propri connotati violi questo principio».
L'ASSESSORE Anche il consigliere del Pd Antonio Solinas non ha risparmiato critiche: «Dopo sette, otto riunioni delle due commissioni ci siamo resi conto dell'improvvisazione e dell'assenza della Giunta. abbiamo sentito parlare di tutto ma non dell'argomento all'ordine del giorno. Proprio ieri è stato sentito l'assessore all'Industria per illustrare alle due commissioni il provvedimento adottato dalla Giunta la settimana scorsa: è stato un pianto desolante tant'è che il capogruppo della maggioranza presente alla riunione ha chiesto di aggiornare i lavori perché l'assessore all'Industria non era in grado di illustrare il provvedimento che lui stesso aveva votato. Con questa delibera per autorizzare per impianto fotovoltaico di qualsiasi grandezza deve intervenire l'assessorato all'Industria con tutta la burocrazia che ben conosciamo. Tutto ciò rallenterà un settore che sta diventando importante per tante imprese sarde e per questo l'annullamento della delibera della Giunta è quanto mai urgente».
SERGIO ATZENI

25/03/2010