Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Comune, caos nell’Udc Ora ci sono due gruppi con lo stesso nome

Fonte: La Nuova Sardegna
23 marzo 2010

MARTEDÌ, 23 MARZO 2010

Pagina 2 - Cagliari



I tre «ribelli» hanno sfiduciato il capo gruppo che un’ora prima ha creato un’altra Unione di centro




ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. La riunione autoconvocata dell’Udc era fissata per mezzogiorno. I consiglieri comunali Ettore Businco, Paolo Casu e Massimiliano Tavolacci l’avevano decisa per sconfessare in maniera formale il capo gruppo Efisio Pireddu e nominare Casu al suo posto. E così hanno fatto. Ma gli altri due consiglieri, Pireddu e Fernanda Loche, non c’erano: un’ora prima avevano formato un altro gruppo.
Un’ora prima Pireddu e Loche avevano mandato una comunicazione al segretario generale del Comune in cui annunciavano la formazione del nuovo gruppo denominato «Udc, libertas Unione di centro». A questo punto in consiglio comunale vi sono due formazioni che fanno riferimento all’Udc. E in più c’è una questione formale: «Bisognerà vedere se il segretario - spiega Casu - sarà disposto ad accettare un gruppo il cui nome si confonde con quello che già esiste».
La storia nasce dalla sfiducia verso Pireddu, fatta in contrasto con la segreteria provinciale, il cui responsabile Nello Cappai ha chiesto la sospensione dei tre «ribelli». Ma di questi solo Tavolacci è iscritto al partito. «Personalmente - precisa Businco - sono molto dispiaciuto che i due colleghi abbiano formato un altro gruppo: così indeboliscono l’Udc».
Casu è entrato recentemente nell’Udc e la sua adesione era stata considerata non gradita da Cappai. Ora, però, e indipendentemente dagli sviluppi, resta il problema degli assessori che fanno riferimento all’Unione di centro. Attualmente sono due: Patrizio Mulas, che recentemente ha sostituito Luciano Collu al Patrimonio, come tecnico (voluto da Giorgio Oppi (il responsaqbile regionale del partito); e Paolo Carta (Attività produttive), entrato in Giunta con l’uscita di Gianni Chessa. In termini formali tutti hanno la delega del sindaco Emilio Floris e da questo dipendono. Ma politicamente sono espressione dei gruppi consiliari. Ma quale sarà la scelta ufficiale dell’Udc? In questi giorni Oppi, a cui tutti e cinque i consiglieri fanno riferimento, è indisposto per motivi di salute. Nello stesso tempo vicino alle elezioni, la situazione diventa difficile e delicata da sbrogliare, soprattutto per i possibili riflessi elettorali.