Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Baretti? Per l’estate il Comune deve dare risposte certe a tutti»

Fonte: La Nuova Sardegna
22 marzo 2010

LUNEDÌ, 22 MARZO 2010

Pagina 22 - Nazionale

Sarà convocata al Poetto la prossima riunione della commissione consiliare alle Attività produttive

ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. «La prossima riunione della commissione comunale alle Attività produttiva la terremo al Poetto», informa Paolo Casu, Udc e presidente dell’organismo consiliare. «Sulla questione-baretti, il Comune deve intervenire - continua - non è possibile che all’inizio della primavera non si sappia ancora se in estate il Poetto avrà questo tipo di servizi oppure un cantiere aperto».
I tempi diventano sempre più stretti. I baretti che fanno riferimento al consorzio Poetto Service, composto da nove chioschi a cui se ne sono aggiunti altri sei, la settimana scorsa hanno consegnato al Comune una bozza su come potrebbero essere le nuove strutture per la ristorazione della spiaggia. «Questo progetto - spiega Sergio Mascia, responsabile del consorzio - lo abbiamo redatto sulla base delle indicazioni contenute nell’ultima delibera del consiglio comunale che, in attesa del piano di utilizzo del litorale (Pul), permette temporaneamente la realizzazione di nuovi baretti, ma entro precisi limiti. Se le risposte degli uffici municipali e di quelli regionali, saranno positive, allora presenteremo i progetti esecutivi. Il tempo di prepararli: sette-otto giorni». E così si arriverà ai primi di aprile. Poi occorreranno (un minimo di) venti giorni per convocare la conferenza dei servizi. E dopo, ma si è già a fine aprile, primi di maggio, vi sarà la rimozione e ricostruzione. E i temi invadono l’estate.
Poi vi sono gli altri sei chioschi che stanno prendendo altre iniziative. A monte di tutto questo c’è la direttiva degli uffici comunale dell’edilizia privata del cinque novembre scorso, che ha ordinato la rimozione dei chioschi in quanto tutti senza autorizzazione edilizia e molti con una superfice (soprattutto per via della chiusura delle verande) superiore alla concessione demaniale. «In questo quadro - precisa Casu - il Comune non può accontentarsi di quello che ha fatto: un ordine del giorno sugli indirizzi del Pul e un riferimento all’attuale piano regolatore per una soluzione provvisoria. I tempi sono sempre più stretti e, da un lato, occorre uscire dall’incertezza per questa estate; e, dall’altro, il problema va affrontato come lungomare in cui c’è anche l’ippodromo e l’ex Marino».