Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La metropolitana leggera fuori dalla città

Fonte: La Nuova Sardegna
24 giugno 2008

MARTEDÌ, 24 GIUGNO 2008
Pagina 1 - Cagliari

Il Consiglio comunale approva l’accordo di programma della Regione ma taglia fuori buona parte del percorso


Il tram non dovrà passare in via Roma, in viale Sant’Avendrace e al Poetto

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CAGLIARI. Metro leggera: il Comune dice sì ma è un sì condizionato. Il Consiglio ha approvato ieri all’unanimità una delibera dell’esecutivo che ufficializza l’adesione all’accordo di programma proposto dalla Regione, per la realizzazione del sistema di trasporto su metro leggera nell’area vasta. Peccato che nel documento firmato dalla giunta siano state stralciate le linee che, secondo i piani dell’assessorato regionale ai Trasporti, avrebbero dovuto attraversare la città, e quindi viale Sant’Avendrace, viale Cimitero, via Roma.
In particolare, manca la linea che da Vesalio porta alla fermata Ospedali, e manca pure il Poetto: in sostanza, si tratta di un’adesione monca. E quasi paradossale, posto che i percorsi “approvati” dalla giunta riguardano solo in minima parte il territorio cagliaritano. Come dire, a conti fatti, che “Cagliari ha detto sì”, ma per le tratte che interessano altri Comuni. Gli unici angoli di suolo cagliaritano presenti in delibera sono quelli del quadrifoglio, di via Vesalio, della piana di San Lorenzo e di Su stangioni. Ovvero: zone non urbanizzate. E comunque, anche rispetto a questo pezzo di territorio cagliaritano, la giunta chiede diverse modifiche, che prendono in considerazione anche la possibilità di qualche tratto interrato. E per l’area urbana? Il progetto preciso che la maggioranza intende sposare per la realizzazione delle tratte non inserite nel provvedimento ancora non si conosce ufficialmente, anche se l’idea comune parla di un sistema misto, con alcuni tratti in superficie e altri - così come da sempre caldeggia il sindaco Emilio Floris - sotto terra. Il modello “underground” dunque non sparisce: piuttosto, la discussione è stata solo rimandata a data da destinarsi. Tant’è: il voto di ieri rappresenta comunque un primo passo verso il progetto voluto da Renato Soru. Che pure nelle scorse settimane l’aveva detto a chiare lettere: «Ci sono alcune tratte che non vi convincono? Bene: sottoscrivete l’accordo di programma per i progetti che condividete, per gli altri ci sistemeremo intorno ad un tavolo e ne discuteremo». Detto fatto. Anche se la maggioranza non ha nascosto i malumori, tanto che non sono stati pochi i consiglieri di centrodestra che, durante il dibattito preliminare, hanno fatto presente che il progetto non piace. Eppure lo si vota ugualmente. Misteri della politica. «Votiamo a favore - ha detto Ugo Storelli, quota Forza Italia - ma abbiamo molte perplessità. Non so se avete presente quello che è stato fatto a Sassari: non aggiungo altro. Se lo facessimo anche qui, al centrosinistra andrebbe alla grande, perché per colpa del metro perderemmo le elezioni». Contestazioni respinte dall’opposizione, con gli interventi di Claudio Cugusi, Gruppo misto, e Andrea Scano del Pd.
Pablo Sole