Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sant’Agostino sarà la chiesa dell’università

Fonte: La Nuova Sardegna
18 marzo 2010

GIOVEDÌ, 18 MARZO 2010

Pagina 1 - Cagliari

La cappella di via Baylle diventerà il quartier generale della pastorale per gli studenti

Il coordinamento è stato affidato a don Vincenzo Fois


di Mario Girau
CAGLIARI. La chiesa di Sant’Agostino, in via Baylle, diventerà il quartiere generale della pastorale universitaria cagliaritana. L’annuncio ufficiale avverrà il 25 marzo, durante una solenne concelebrazione presieduta dall’arcivescovo Giuseppe Mani. Coordinatore di tutte le funzioni liturgiche sarà don Vincenzo Fois, attuale rettore e rifondatore della cinquecentesca chiesa. Mentre altri due sacerdoti opereranno in prima linea nelle attività tra studenti e matricole.
Comincia così a definirsi nei suoi contorni precisi il progetto della curia per una presenza organizzata della Chiesa tra gli universitari. Gli oltre 20 mila studenti fuori sede residenti in città sono stati, fin dal suo arrivo in diocesi, una delle principali preoccupazioni pastorali del vescovo. Centinaia di ragazzi e ragazze, cresciuti all’ombra del campanile d’origine, catapultati in un ambiente nuovo e sconosciuto rischiano di rescindere il cordone ombelicale con la messa, la formazione cristiana, la frequenza ai sacramenti. Per la verità, nelle zone più vicine alle “cittadelle universitarie” - Is Mirrionis, la Vega, Piazza Giovanni - le parrocchie hanno avviato da tempo attività aperte anche agli universitari. Il polo economico-giuridico di viale fra Ignazio può contare su quel polmone spirituale che è la chiesa dei cappuccini, aperta mattina e sera, rifugio tranquillo per la spiritualità giovanile universitaria.
«Confessiamo tanti giovani», dice un frate di sant’Ignazio. Sono stati fatti anche tentativi per creare altri punti di riferimento ecclesiale per gli studenti: la chiesa di san Lorenzo, a Buoncammino e di Santa Croce in Castello. Monsignor Mani guarda con giusto interesse al pianeta universitario dalle mille potenzialità culturali, formative e, perché no, anche religiose. È frutto di un’idea del presule la decisione di realizzare in un’ala del seminario di via monsignor Cogoni un campus che entrerà in funzione a settembre. L’ultima iniziativa è la convivenza rettoria o cappella universitaria, con un dottore della Chiesa per i futuri dottori. Una scelta quasi perfetta logisticamente, quella di Sant’Agostino, è a duecento metri dalla casa dello studente nell’ex “Moderno” in via Roma ed è anche molto vicina al prossimo campus universitario di viale La Playa, nell’ex Semoleria.