Tuvixeddu. Sopralluogo sul colle della commissione urbanistica del consiglio regionale
Il colpo di scena, arriva proprio alla fine della visita al colle. «Guardate quel palo della luce - indica il portavoce di Legambiente, Vincenzo Tiana, che ha atteso fuori dal cancello del cantiere assieme ai giornalisti - spunta direttamente da una tomba punica che è stata utilizzata come plinto e ricoperta con una colata di cemento». I primi consiglieri regionali usciti ieri dopo le 17 dal parco archeologico di Tuvixeddu dall'ingresso di via Falzarego si girano a guardare. «Quest'area è patrimonio di tutti - dirà poi Matteo Sanna, presidente della Commissione urbanistica della Regione - siamo venuti qui a visitarla per capire come salvaguardare questo enorme patrimonio. Bisogna tutelare l'interesse pubblico e non penalizzare il privato. In questa vicenda, non devono esserci sconfitti».
In mattinata, una delegazione di Legambiente aveva partecipato alla seduta della quarta commissione (urbanistica) con Tiana e l'archeologo Alfonso Stiglitz che avevano evidenziato le caratteristiche del colle che ospita una delle più estese necropoli puniche del Mediterraneo. Ai consiglieri, l'associazione ambientalista ha chiesto l'applicazione rigorosa del Codice del Paesaggio, così da tutelare entrambe le aree di Tuvixeddu e Tuvumannu. Ma è in serata che, assieme alla commissione ambiente presieduta da Mariano Contu (Pdl), i consiglieri regionali hanno fatto visita all'area del parco archeologico dove sorge il cantiere comunale, mentre l'ingresso è stato vietato ai giornalisti per presunte «ragioni di sicurezza». «Bisogna partire dall'ordine del giorno unitario - ha chiarito Marco Espa (Pd) - Cagliari ha già perso il Betile per colpa del Comune, ora bisogna tutelare questo tesoro e anche il Poetto». Tutti d'accordo, seppure con qualche distinguo. «Tutti devono poter godere di quanto noi oggi abbiamo visto - ha ribadito il presidente Contu - serve l'impegno di tutti per trovare una soluzione e valutare se ci siano anche altre fasce di interesse collettivo». Luciano Uras (Sinistra ecologia e libertà) ha chiesto che «si acquisti l'area archeologica e che il parco nasca in tempi rapidi», mentre Chicco Porcu (Pd) ha ripetuto che serve «tutelare ulteriori aree anche fuori dai confini del parco». ( fr. pi. )
18/03/2010