Comune. Il consigliere Pd Claudio Cugusi trascorre la notte nella sala del Municipio
«Vado via quando arriva Floris. Voglio discutere il piano straordinario per l'occupazione»
«E io mi addormento al Comune ». Il consigliere Pd Claudio Cugusi, ha steso sacco a pelo e cuscino sul suo banco dell'aula e ha deciso di trascorrere la notte nella sala consiliare del Municipio. Un'occupazione per protesta contro la mancata, causa l'assenza del sindaco, discussione sul piano straordinario per il lavoro.
GIÀ NELLA seduta di ieri ha cercato, inutilmente, di portare il tema in discussione in aula. Cugusi voleva risposte dal sindaco Emilio Floris circa la spendita dei fondi del piano straordinario per il lavoro e l'apertura dei cantieri, i soli in gradi di garantire mesi di occupazione ai precari che da mesi stazionano nella tenda di piazza Matteotti davanti al Municipio. «Si doveva parlare del piano straordinario per il lavoro», racconta Cugusi, «e dei precari. Ricordo che il piano per il lavoro che trasferisce al Comune fondi regionali per l'occupazione anche per garantire lavoro a chi non ne ha. Io sindaco non è arrivato e conseguentemente, io lo aspetto». Ma Floris ieri non è arrivato e Cugusi ha steso il sacco a pelo sul banco e si è sdraiato per protesta. «Sono stanco di queste prese in giro», ha attaccato rincarando la dose, «e di questo svuotamento totale dell'istituto rappresentativo. Questa è casa nostra e noi stiamo a casa nostra ad aspettare l'inquilino più anziano».
DALLA FINE di novembre alcuni precari dei cantieri attendono la stabilizzazione in una tenda montata davanti all'ingresso del Municipio in piazza Matteotti. Sulla base della norme regionali (nel collegato alla finanziaria) sono dei precari. La legge però è stata impugnata dal Governo e probabilmente sarà modificata (come ha suggerito l'assessorato agli Enti locali) in concerto col ministero agli Affari regionali. E il Comune resta in attesa. Una volta stabilita la norma definitiva e assicurate le risorse necessarie bisognerà sottostare ad alcuni vincoli.
E CIOÈ: la spesa per il personale non potrà superare il 50% della spesa corrente o superare quella dell’anno precedente. L'assunzione poi deve coprire carenze in organico e c'è infine da rispettare l'equilibrio tra le 4 modalità di assunzione (concorso, mobilità esterna, progressione verticale e stabilizzazione di precari). ¦ EN.NE.