«La riforma partirà regolarmente dal primo settembre, ma solo per le prime classi». Il battesimo avverrà in Sardegna sotto la regia di Enrico Tocco, responsabile dell'ufficio scolastico regionale: la sua nomina non è stata ancora ufficializzata dal ministero ma è lui che dal primo gennaio regge la direzione lasciata da Armando Pietrella.
Le scuole sono pronte a recepirla?
«Abbiamo costituito un gruppo di lavoro di esperti e abbiamo organizzato nelle otto province appositi incontri con i dirigenti e docenti delle scuole medie, ai quali è poi toccato orientare le famiglie. L'obiettivo era far conoscere i nuovi indirizzi ai circa 17 mila ragazzi che andranno a iscriversi al primo anno, in vista di una scelta consapevole, secondo le loro vocazioni e aspirazioni».
Cosa cambia di fatto?
«C'è stata una confluenza dei vecchi indirizzi nei nuovi: il prossimo anno ne avremo una quarantina contro i circa 75 attuali. È una riforma che rilancia l'istruzione tecnica e professionale e mette ordine in un sistema ormai datato, basato sull'impalcatura della riforma Gentile: negli ultimi 30 anni c'è stato un proliferare di sperimentazioni che hanno cambiato la natura dei corsi.
Quali opportunità reali?
Ne potrà derivare un'offerta formativa più coerente alle esigenze del territorio e alla programmazione economico-sociale della Regione: una scuola moderna che darà ai ragazzi quello che veramente serve». (c.ra.)

17/03/2010