Rassegna Stampa

Il Sardegna

Asili nido tra i più cari d'Italia poche strutture e rette elevate

Fonte: Il Sardegna
16 marzo 2010

Provincia. L'aumento delle nascite è minimo. Avere figli è un lusso per pochi eletti

È la fotografia scattata dall'Osservatorio delle Politiche sociali: «Situazione incivile»

Enrica La Nasa enrica.lanasa@epolis.sm ¦

Pochi asili nido e rette tra le più care d'Italia: la maggior parte delle famiglie ha difficoltà ad accedere ai servizi della prima infanzia e le donne sono ancora costrette a scegliere tra il lavoro e la maternità. È la fotografia scattata dall'Osservatorio provinciale per le politiche sociali e presentata dal presidente della commissione Pari opportunità della provincia di Cagliari, Rita Corda: «È una situazione incivile». E a risentirne è anche l'incremento demografico della provincia che dal 2005 ha avuto un aumento di appena 312 nascite. Per 13.791 piccoli dai 0 ai 2 anni sono disponibili solo 88 asili nido, tra pubblici, privati e baby parking. A Cagliari le nascite sono addirittura diminuite passando da 3008 nati cinque anni fa ai 2938 del 2009.
«LE ISTITUZIONI, a tutti i livelli, - ha affermato Rita Corda - devono investire sui servizi per la prima infanzia perché così investono sullo sviluppo della società. Molti comuni, a causa degli elevati costi di gestione, decidono di affidare le strutture a imprenditori privati o cooperative e le famiglie, che non dispongono di risorse finanziarie sufficienti, sono costrette a rinunciarvi ». Secondo il presidente Corda gli asili nido della Sardegna sono tra i più cari d'Italia in relazione al reddito pro capite, con una retta media di 235 euro al mese, anche se ci sono strutture dove si arriva a pagare anche 800 euro. Ma, costo a parte, ci sono piccoli centri dove non c'è neanche una struttura. «Regione e Comuni devono investire sugli asili nido, realizzandone di più e rendendo le rette facilmente accessibili a tutti. Così facendo - ha proseguito Corda - ci sarà un aumento della natalità, ci saranno più donne che lavorano e, in base a recenti analisi socio-economiche, ci sarà un aumento del Pil». Secondo la presidente Corda il «nido è un diritto del bambino, è un servizio educativo fondamentale per lo sviluppo del territorio, per combattere la dispersione scolastica e lo spopolamento dei piccoli centri». Tra le possibilità da analizzare c'è quella di proporre che gli asili nido rientrino nell'obbligo formativo, in modo da parificare pubblico e privato, come già è possibile per le scuole materne. L'area della provincia in cui si registra un maggiore incremento di natalità è quella che coincide con il Plus 21, formato dai comuni di Monastir, Monserrato, Quartucciu, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro e Ussana seguita dalla zona Cagliari-Ovest, con Assemini, Capoterra, Pula e San Sperate, mentre l'indice scende nel Sarrabus-Gerrei e nella Trexenta. La commissione ha organizzato una serie di incontri per sensibilizzare la popolazione.


A Cagliari bimbi in calo ¦
¦ A Cagliari vivono 2.930 bambini, dei quali 1.530 maschi e 1.408 femmine. In città sono presenti il maggior numero di strutture: 27, di cui 7 asili comunali, 13 privati, 7 baby parking. Il Comune ha attivato anche altri servizi complementari per far fronte alla carenza di posti: i micro nido e il servizio di baby sitter a domicilio. A poterne usufruire sono i piccoli fino ai 36 mesi. È prevista una quota di compartecipazione.


I numeri 
I DATI

13.791 I BAMBINI SOTTO I 2 ANNI
Nella provincia di Cagliari sono presenti 7.066 bimbi e 6.725 bimbe.

88 ASILI NIDO IN PROVINCIA
Tra queste ci sono 18 comunali, 47 private e 23 baby parking.

312 NUOVI NATI DAL 2005
Le nascite sono in lieve aumento, calano a Cagliari.