Rassegna Stampa

Il Sardegna

Alluvione, indennizzi ancora in alto mare

Fonte: Il Sardegna
15 marzo 2010

Pirri. Dal Comune nuovi controlli sulla regolarità delle domande

L'ultima partita sulla questione indennizzi agli alluvionati si è giocata venerdì ai Servizi tecnologici. Ancora, ai pirresi che il 22 ottobre hanno subito danni, deve essere erogato il cinquanta per cento dei risarcimenti previsti per i beni immobili. Venerdì in assessorato, Gianni Giagoni e il numero uno della Protezione civile in Sardegna, Giorgio Onorato Cicalò, hanno indicato le procedure che verranno seguite per la liquidazione. E che riguarderanno, inevitabilmente, anche il cinquanta per cento già corrisposto nel settembre 2009. In ballo saranno tirate la proprietà e la concessione edilizia relativa all'immobile per il quale si richiede e si è richiesto l'indennizzo. «Dobbiamo stabilire - ha spiegato Giagoni - se chi ha fatto domanda per i danni, ottenendo la prima tranche, non abbia venduto la casa in questione subito dopo il 22 ottobre». Non solo, «va verificato se l'immobile danneggiato fosse in regola». Cioè, qualora sott'acqua fosse finito uno scantinato, «se fosse abusivo o meno». In caso di proprietà alienata o di concessione edilizia mancata, «verranno chiesti indietro i soldi già dati - ha detto l'assessore ai Servizi tecnologici - e ovviamente chi ha sbagliato non potrà pretendere l'altra metà degli indennizzi previsti».
I CONTROLLI saranno fatti a campione a partire da metà aprile. «Ne faremo una sessantina in tutto», ha spiegato Giagoni. Se ci vuole un mese prima che partano i le verifiche, ci vorrà altro tempo ancora prima che siano portate a termine. Poi tutta la documentazione passerà alla Regione che stanzierà i fondi per la seconda tranche di risarcimenti. Che, va da sè, non saranno erogati prima di tre mesi. Al tavolo di venerdì c'era anche il Comitato contro il rischio idrogeologico. «Siamo per la legalità - ha detto il suo presidente Tonio Vincis - chi ha preso i soldi senza aver avuto danni è giusto che li restituisca ». ¦ R. M.