Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Centro storico, ecco che cosa non va

Fonte: L'Unione Sarda
12 marzo 2010

Avviata dal Comune un'indagine finalizzata a migliorare la vita nei vecchi quartieri

I residenti chiedono parcheggi, strade decenti, più pulizia

L'indagine, chiamata “Comuni...cando nel Centro Storico”, viene realizzata attraverso interviste.
L'idea è quella di provare a sollecitare gli abitanti del centro storico a riflettere sui problemi con cui devono misurarsi, a manifestare in modo chiaro le loro esigenze per capire come migliorare la qualità della vita.
Per farlo il Comune ha promosso una indagine conoscitiva che è stata presentata qualche tempo fa con alcune locandine appese nelle vetrine dei negozi del centro. L'indagine - chiamata “Comuni...cando nel Centro Storico” - viene realizzata attraverso interviste a famiglie ed esercenti da alcuni rilevatori appositamente incaricati. Poi i dati, raccolti sotto forma di questionari anonimi, dovrebbero servire a dare degli spunti per interventi mirati a migliorare i servizi offerti ai cittadini.
Ma prima ancora che la maggioranza delle persone venga raggiunta dall'iniziativa, gli abitanti del centro storico iniziano a riflettere.
STAMPACE: CAOS PARCHEGGI A Stampace una delle preoccupazioni principali riguarda i parcheggi. «Nel quartiere c'è poca delinquenza, la convivenza con gli extracomunitari non dà problemi», racconta Andrea Cadelano, della Macelleria Stampace, «ma il problema dei parcheggi schiaccia noi commercianti, perché siamo costretti a lavorare solo coi residenti. Se non si trova parcheggio è difficile poi che la gente si avventuri fin dentro per acquistare qualcosa». È una situazione rilevata anche da Antonello Lai, del market Gianna & Lello, che aggiunge: «Bisognerebbe mettere la Ztl di notte. Sapendo che c'è, la gente evita anche di entrare».
CASE E VIABILITÀ Ma si riflette anche sulle «case un po' diroccate», sui ruderi da cui cadono calcinacci, sulle vie interne che sono in condizioni disumane», come nota ad esempio Alberto Cocco del Bar Aurora. Che aggiunge: «Quello della viabilità delle vie interne è un problema. Capita di passare e rimanere bloccato da una macchina parcheggiata male, anche per molto tempo».
MARINA: STRADE E RIFIUTI Se pure a Villanova i parcheggi sono un assillo per i residenti, specie ora che parte il progetto di pedonalizzazione di alcune vie del rione, non appare molto diversa la situazione alla Marina. Ercole Floris, barbiere in via Cavour, prova ad elencare un po' di cose che non vanno. «Le strade sono dissestate, la gente inciampa e io sono diventato quasi un pronto soccorso», racconta. «E poi il quartiere sta diventando una discarica. Ci sono pochi cassonetti, sono rovinati, e c'è gente che getta perfino materassi per strada».
IL PROBLEMA-ZTL Alla Marina il tema della convivenza con gli extracomunitari a volte sembra più sentito che altrove, ma c'è anche la paura che il quartiere possa morire da un punto di vista commerciale. «Prima l'economia qui era più fiorente, ora la Ztl è un problema», spiega Giuseppe Romellini. «La pedonalizzazione può essere una cosa molto bella, ma mi preoccupo per chi ha un esercizio commerciale». Il pensiero però va anche alla mancanza di spazi verdi nel quartiere. «Se non ci fosse la chiesa di Sant'Eulalia e il suo oratorio la situazione sarebbe triste», racconta Romellini, «perché non ci sarebbe un posto dove i bambini possono giocare. Non c'è una piazza, non ci sono giochi. Se non ci fosse quello sarebbe un dramma».
ANDREA TRAMONTE

12/03/2010