Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Fuori sede, si riparte dal campus

Fonte: La Nuova Sardegna
11 marzo 2010


Pagina 1 - Cagliari



Noli: agli universitari occorrono risposte veloci 




CAGLIARI. Si riparte da viale La Plaia. Daniela Noli, presidente dell’ente regionale per il diritto allo studio (Ersu), sottolinea che occorre fare in fretta per dare una risposta agli studenti. In città, su una popolazione di quasi trentottomila universitari vi sono diciannovemila fuori sede e mille di questi hanno tutte le carte in regola (per merito e reddito dei genitori) per avere un posto in una casa dello studente, ma senza alcuna possibilità. Gli spazi attualmente disponibili permettono di dare una risposta positiva soltanto a poco più di novecento richieste. Un dato sconfortante se si considera che, per molti di questi studenti, il non avere un luogo dove poter dormire significa una forte penalizzazione nel reddito universitario. Sino al ritiro dagli studi.
Nell’autunno scorso Giancarlo Nonnoi, consigliere anziano che aveva sostituito l’allora presidente Ersu Cristian Solinas (che si era candidato, poi eletto, al consiglio regionale), aveva presentato un piano di risistemazione dello studentato. Tra le varie ipotesi c’era anche quella di rivedere in termini di student village, il campus universitario di viale la Plaia. Negli anni scorsi per quell’area erano stati presentati due progetti: uno di Di Marino e uno di Da Rocha. Il primo aveva le autorizzazioni municipali, mentre al secondo non sono state date per «mancanza di standard». Al di là della polemica, l’Ersu guarda ora all’ipotesi di Di Martino perchè ha le autorizzazioni e, se scadute, può riottenerle. «Ma - spiega Noli - quella struttura prevedeva 914 posti letto e un costo di 55 milioni, mentre noi oggi disponiamo di circa quindici milioni di euro. E questo significa che dovremo puntare a un realizzare una sistemazione di dimensioni minori, attorno ai 500 posti». Nello stesso tempo «è importante permettere agli studenti di avere un luogo non solo per dormire, ma che possa diventare anche momento di socializzazione. Quindi con una serie di servizi che permettano di poter studiare e vivere assieme agli altri».
La presidentessa dell’Ersu punta ora ad accelerare i tempi: «In questi giorni dovrò incontrarmi con l’assessore comunale. Spero entro settembre che i lavori per la nuova struttura possano iniziare. Gli studenti