Rassegna Stampa

Il Sardegna

La Sgarbi e le sorelle Coroneo «Film chiesto dalla Regione»

Fonte: Il Sardegna
9 marzo 2010

Il caso. La produttrice tramite il suo avvocato: «Proposta dell'assessore alla Cultura»

«Non ho ancora ricevuto i soldi, scandalo inesistente». Il ruolo del consulente Follesa

Marco Mostallino marco.mostallino@epolis.sm ¦

Elisabetta Sgarbi manda diffide via email attraverso il suo avvocato affinché il nostro giornale «cessi immediatamente dalla pubblicazione di ulteriori articoli aventi ad oggetto la nostra cliente», alla quale il Comune di Cagliari ha affidato un progetto da 150 mila euro (più Iva, più spese di soggiorno, più i diritti) per realizzare un film sulle sorelle Coroneo. La Sgarbi, sorella di Vittorio - il critico presente nel dicembre scorso alla mostra cagliaritana sulle Coroneo - sostiene di non aver ancora incassato nessuna tranche del compenso, nonostante il suo preventivo prevedesse il pagamento della metà entro il 15 dicembre scorso. La Sgarbi, tramite il suo legale Elio Cherubini di Milano, parla di un «caso del tutto inesistente» montato ad arte, ma non smentisce poi nessuna delle notizie pubblicate. Anzi, conferma di aver presentato il progetto per il film, di cui si è avuta notizia perché il 29 dicembre scorso la Giunta regionale, su proposta diretta di Ugo Cappellacci, ha dato al Comune un contributo di centomila euro. E aggiunge un particolare finora ignoto, dopo che il sindaco Emilio Floris e l'assessore comunale alla Cultura Giorgio Pellegrini si erano detti all 'osc uro del proge tto: la «dott.ssa Sgarbi - scrive l'avvocato - molto semplicemente, su richiesta dell'assessore alla Cultura della Regione, il dott. Giovanni Follesa, ha realizzato e presentato un progetto». In una successiva email l'avvocato Cherubini precisa che attribuire a Follesa la carica di assessore è stato un «mero errore. Confermo peraltro - dice il legale - che il dott. Follesa è la persona che, per conto dell'assessore, ha preso contatto nel novembre 2009 con la Dott.ssa Sgarbi per il film sulle Coroneo». L'assessore è Lucia Baire, direttore del Museo Diocesano, delle cui iniziative Vittorio Sgarbi, fratello di Elisabetta, è stato protagonista. Follesa, giornalista, invece è consulente della Baire ed era presidente della coop “Naicà” quando - maggio e giugno 2008 - questa riceveva dal Comune 243mila euro per depliant vari e per il turismo religioso su “Second Life”, noto luogo di preghiera. Follesa ha poi avuto due consulenze col Comune (3.818 e 7.688 euro) per dirigere la famosissima rivista Comunicagliari, e altre due (20 mila e 10 mila euro) per la “Città dell'impresa”. Quanto ai 100 mila euro della Regione, il Comune non li ha ancora visti. La richiesta di soldi per il film è partita dall'assessorato al Turismo, guidato da Gianni Giagoni, con firma del dirigente Bruno Soriga, oggi in pensione: sostituito da Gerolamo Solina, che nel 2008 ha firmato le determinazioni di conferimento dei 243 mila euro alla coop di Follesa, quando Ugo Cappellacci era assessore comunale al Bilancio.


Perché

Comune-Regione, un giro tortuoso ¦
¦ Elisabetta Sgarbi dice che la richiesta di fare un film le è giunta dall'assessore regionale Lucia Baire. Ma il progetto risulta del Comune, mentre il contributo viene dai fondi della Presidenza regionale invece che dell'assessorato alla Cultura. Inoltre, la richiesta fatta dal Comune alla Regione parla genericamente di un film su Cagliari: le Coroneo e la Sgarbi appaiono solo nell'allegato, non in lettera.