Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pd, fronte comune a Roma e in Consiglio

Fonte: L'Unione Sarda
8 marzo 2010

Interrogazione di sette parlamentari a quattro ministri e interpellanza di otto consiglieri al presidente della Regione e a tre assessori



I deputati e i consiglieri regionali del Pd fanno fronte comune contro il progetto del parco eolico nel golfo di Cagliari e chiedono spiegazioni ai ministri interessati e al presidente della Giunta e agli assessori regionali.
In una interrogazione ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell'Ambiente e della tutela del territorio, dello Sviluppo economico e del Turismo i parlamentari del Pd Giulio Calvisi, Caterina Pes, Paolo Fadda, Siro Marroccu, Guido Melis, Arturo Parisi e Amalia Schirru hanno scritto di ritenere che il procedimento per l'autorizzazione degli impianti off-shore sia «illegittimo perché non sono mai state coinvolte le autorità preposte alla tutela paesaggistica come la Soprintendenze ed Uffici Tutela del Paesaggio».
I parlamentari del Partito democratico sottolineano che «i contenuti dei progetti, tra i quali quello della società Trevi Energy di Cesena che prevede l'installazione di ben 33 pale alte 90 metri in prossimità della costa cagliaritana, non sono ancora noti e neppure gli enti locali, chiamati a dare il parere, sono stati messi nella condizione di poterli esaminare con la dovuta attenzione. Grave è inoltre il rischio ambientale per la prateria di posidonia del fondale che provocherebbe il previsto cavo marino di 10 chilometri»
SARDEGNA SATURA «Ad oggi i parchi eolici installati in Sardegna», dicono gli interroganti, «e quelli già autorizzati coprono le possibilità di effettivo utilizzo della rete elettrica sarda e qualsiasi ulteriore impianto è da ritenersi superfluo».
I deputati del Pd Aggiungono che «il procedimento di autorizzazione degli impianti off-shore, è stato recentemente modificato e, in caso di dissenso di una amministrazione locale, la competenza a decidere non è più attribuita alle Regioni. A seguito di tale modifica, la disposizione di cui all'articolo 12 nel testo vigente è risultata palesemente incostituzionale e, pertanto, ogni autorizzazione che dovesse essere rilasciata può considerarsi illegittima».
I parlamentari ritengono anche che «i tempi stabiliti per l'esame e la valutazione dei progetti da parte degli enti locali coinvolti siano insufficienti» e chiedono al Governo una ripartizione territoriale della produzione elettrica con quote regionali per evitare pericolose «concentrazioni».
I CONSIGLIERI REGIONALI Anche consiglieri regionali del Pd Chicco Porcu, Giampaolo Diana, Marco Espa, Cesare Moriconi, Marco Meloni, Gavino Manca, Francesco Sabatini e Antonio Solinas, ripropongono quanto espresso dai colleghi deputati eprendono precisa e ferma posizione contro il progetto dei parchi eolici lungo le coste sarde. Chiedono, in un'interpellanza al Presidente della Regione, agli assessori dell'Industria, della Difesa dell'ambiente, della Pubblica istruzione, del Turismo, Artigianato e commercio, delle iniziative da intraprendere per contrastare i procedimenti illegittimi autorizzativi di impianti off-shore in Sardegna. I consiglieri del Pd rimarcano ancora che «il Consiglio regionale della Sardegna ha recentemente approvato la legge regionale 23 ottobre 2009, n° 4, che all'articolo 13, vieta nella fascia dei 300 metri dalla linea di battigia la realizzazione di linee elettriche diverse da quelle strettamente necessarie e funzionali agli insediamenti urbanistico-edilizi. E ancora «Sono stati approvati recentemente due ordini del giorno in materia di impianti eolici off-shore che impegnano la Regione ad opporsi formalmente, in sede di autotutela, al rilascio delle concessioni demaniali».
I consiglieri del Pd chiedono perciò alla Giunta regionale di rivendicare le proprie competenze violate dal Governo e fare pressioni per ottenere una delega per quanto riguarda i parchi eolici off-shore nell'isola.
SERGIO ATZENI

06/03/2010