Rassegna Stampa

Il Sardegna

Sì all'acquisto delle aree sul colle Cualbu: «Progetto modificabile»

Fonte: Il Sardegna
8 marzo 2010

Tuvixeddu. Il consiglio regionale: «Ampliare il parco accanto alla necropoli». Prima apertura dalla Giunta

Il costruttore: «Siamo disponibili al confronto. Ma la proposta arrivi dalle istituzioni»

Ennio Neri ennio.neri@epolis.sm ¦

Tuvixeddu, qualcosa si muove. Il consiglio regionale, all'unanimità, ha votato un ordine del giorno per comprare, con l'aiuto dello Stato, le aree sul colle di Tuvixeddu. Lo scopo: istituire un grande parco archeologico e ambientale.
IN MATTINATA Gualtiero Cualbu, presidente di Nuove Iniziative Coimpresa che costruisce sul colle, aveva lanciato un messaggio alla Regione: «Sono pronto a trattare per modificare il progetto». Insomma: l'accordo su Tuvixeddu si può cambiare, basta che viale Trento faccia una proposta e si sieda a discuterla. Possibilmente in tempi rapidi. Non solo per frenare il tassametro dei risarcimenti, ma soprattutto per non privare ancora la città di un parco archeologico unico al mondo e dei servizi per i quartieri. È in sintesi il ragionamento dell'imprenditore, che non avanza nessuna soluzione concreta: «La proposta», ha spiegato, «deve arrivare dalle istituzioni».
«PRENDIAMO atto della volontà politica della giunta regionale di proseguire nell’attuazione dell’accordo di programma che interessa l’area di Tuvixeddu», ha spiegato Cualbu, «e siamo disponibili al confronto qualora da parte della Regione arrivino proposte per definire tutta la questione. Ma è chiaro che nel frattempo proseguiremo nella realizzazione del complesso edilizio». Resta in piedi, per il risarcimento, l'ipotesi arbitrato. E si stringe il cerchio sulle aree oggetto della trattativa. «Beh», osserva Cualbu, «considerando che su Tuvumannu e il Polo Universitario non ci dovrebbero essere problemi, non rimane che l'area del catino». Il costruttore lascia però a Comune e Regione, gli enti che avevano sottoscritto l'accordo di programma con Coimpresa, l'onere della proposta. Il costruttore non si dice spaventato dall’ultima sentenza del Consiglio di Stato con la quale si richiede un’autorizzazione paesaggistica area per area. «Stiamo già predisponendo la richiesta di autorizzazione del nulla osta», prosegue Cualbu, «ma quella sentenza non riguarda i volumi, bensì il colore delle facciate o ai materiali di costruzione. Sui volumi fa fede l’accordo di programma: il diritto ci dà ragione. E, pur avendo il diritto ad andare avanti, siamo pronti a trovare una soluzione per Tuvixeddu ». Antonello Gregorini dell'Urban center ha attaccato Legambiente: «Trascura la storia della città».
NEL POMERIGGIO il consiglio regionale ha votato un ordine del giorno (che ricalca la vecchia proposta del consigliere Psd'Az Maninchedda) che impegna la giunta a predisporre “un apposito progetto di legge funzionale all’acquisizione al patrimonio pubblico, anche con il concorso finanziario dello Stato e nelle forme più convenienti all’interesse pubblico, delle ulteriori aree della necropoli di Tuvixeddu”. L'assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa ha confermato la volontà di intervenire su Tuvixeddu, dopo l'ultima sentenza del Consiglio di Stato e nel timore di nuovi vincoli da parte della Sovrintendenza ai beni archeologici. Complicata l'ipotesi dell'acquisto delle aree di Tuvumannu e del polo universitario (area da viale Merello al canyon), probabile che il parco venga esteso alla “collina della polveriera” (tra il catino e via Is Maglias) e alle aree dei villini, dietro via Is Maglias. ¦